La situazione irrigua della zona tra il Pavese e il Basso Milanese, con particolare attenzione a quei Comuni che rischiano di rimanere a secco se l’acqua non sarà gestita nel modo più adeguato. Anche di questo si è discusso nell’incontro tra i vertici del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi e quelli di Coldiretti Pavia. All’incontro che si è svolto nel palazzo Coldiretti hanno partecipato Wilma Pirola (presidente di Coldiretti Pavia), Alessandro Folli (presidente dell’Est Ticino Villoresi), Alessandro Ubiali (presidente di Coldiretti Milano, Lodi, Monza e Brianza) e Giovanni Ghisoni (consigliere dell’Est Ticino Villoresi).
Durante l’incontro sono stati affrontati diversi punti, a partire proprio dal rischio scarsità d’acqua nella zona del Sud Milano, in particolare in un territorio di circa seimila ettari che comprende anche alcuni Comuni che si trovano al confine tra le provincie di Pavia, Lodi e Milano. Oggi sono state raccolte anche una cinquantina di firme delle aziende agricole, che chiedono maggior attenzione nella gestione dell’acqua alla vigilia di Expo 2015. Non soltanto la cintura verde intorno a Milano, infatti, rischia di restare a secco se le acque che serviranno per l’area Expo saranno immesse nell’Olona. “In passato la zona terminale del reticolo dei navigli è andata in crisi durante i mesi estivi – sottolinea Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Pavia – e soltanto negli ultimi due anni questa situazione non si è verificata, grazie a un’ottima gestione del rilascio dell’acqua dal lago Maggiore”. Ma ora anche il reticolo idrico pavese rischia di soffrire se l’acqua che uscirà dall’area di Rho Pero non sarà portata al Naviglio Grande e alla Darsena, in modo da essere usata per irrigare i campi.
L’intero sistema irriguo che per secoli ha mantenuto l’agricoltura è già stato depauperato d’acqua a causa dell’urbanizzazione, che ha anche reso vulnerabile il sistema della bonifica. E per di più la cementificazione, oltre ad aver sottratto acqua per l’irrigazione delle aree verdi agricole, ha reso anche più difficile gestire gli eventi atmosferici. “Ora, se l’acqua dell’Expo non verrà sprecata disperdendola nelle fogne, avremo la possibilità di portarne di più anche alle campagne e al reticolo idrico pavese – sottolinea Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – Quest’acqua servirà anche a mantenere l’agricoltura di pregio della nostra provincia, da quella risicola a quella maidicola. Un’agricoltura che non è soltanto un’economia di eccellenza del nostro territorio ma anche un anello fondamentale dell’intero ecosistema”.