Coldiretti incontra le forze politiche e richiama la base per strutturare l’azione futura
Il progetto di Coldiretti è ampio e strutturato e coinvolge l’intera società civile in quanto riconosce all’agricoltura un ruolo che supera la semplice idea di produzione per abbracciare una filosofia con implicazioni nella salvaguardia del territorio, nella qualità della vita, e nella difesa dell’identità culturale specifica.
Temi, che sono stati riassunti nella Fondazione Campagna Amica e che si sintetizzano nella progettualità di Coldiretti. Dopo aver preso l’avvio dalla rigenerazione dell’agricoltura, interpretando il ruolo di fornitori di servizi necessari alla conquista del buon vivere, occorre scrivere le regole a tutti i livelli per attuare le linee di principio.
Anche a questo proposito, Coldiretti in questi giorni ha partecipato ad una serie di incontri con le forze politiche schierate alle prossime elezioni amministrative. Un’occasione di confronto per valutare il pensiero dei candidati e comunicare loro quale sia la strada che Coldiretti identifica per ottenere i risultati che si è prefissata.
Molti sono i temi di stretta attualità che spaziano dai problemi legati alla produzione, sofferente per i prezzi assolutamente non remunerativi, per continuare nella direzione del rapporto diretto con il consumatore e l’offerta organizzata, fino alla gestione del territorio e ai servizi che l’agricoltura sociale può offrire.
Occorre prendere coscienza delle necessità del mercato e delle potenzialità che l’agricoltura può esprimere. A questo scopo, il presidente della Coldiretti di Pavia, Giuseppe Ghezzi, ha promosso una serie di incontri con i produttori e i dirigenti delle zone al fine di circoscrivere gli intenti di Coldiretti e raccogliere, in una sorta di atto programmatico, gli stimoli e le esigenze sentiti dal territorio. Agli incontri parteciperà anche il direttore Giovanni Roncalli, entrato in carico il primo di marzo, cogliendo l’occasione per conoscere il territorio, affrontare i problemi specifici della realtà provinciale e sviluppare, insieme ai dirigenti una strategia sindacale in grado di fornire alle imprese gli strumenti per affrontare il mercato.
“Si tratta certamente di un lavoro complesso e articolato – ha dichiarato Giuseppe Ghezzi – ma necessario al fine di identificare su base provinciale un percorso che integri le azioni più ampie messe in atto da tutta la Coldiretti. Un processo che richiederà tempo e fatica. Chiedo a tutta la base, attraverso i propri rappresentanti, di partecipare alla scrittura di questo documento al fine di definire le esigenze dei singoli territori concentrando l’azione sugli interventi e sui temi più pressanti”.