Contro l’assedio dei cinghiali nelle campagne lombarde entrano in azione le prime sentinelle delegate dagli agricoltori. Lo rende noto la Coldiretti regionale nell’annunciare che in provincia di Brescia per la prima volta in Lombardia un’azienda agricola è stata autorizzata a incaricare due operatori abilitati per il controllo degli ungulati sui terreni di sua proprietà.
In questo modo – continua la Coldiretti Lombardia – trova applicazione la delibera approvata solo pochi mesi fa dalla Regione che testimonia l’attenzione all’emergenza selvatici dell’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, e che consente agli agricoltori che subiscono danni alle coltivazioni causati dai cinghiali di presentare ai competenti corpi di polizia una richiesta di autorizzazione per due operatori abilitati e di fiducia per il controllo selettivo degli ungulati sui propri terreni.
Si tratta di un passo avanti importante – afferma la Coldiretti Lombardia – che arriva in un momento in cui è massima l’allerta per la diffusione della peste suina, dopo i casi riscontrati nel Lazio, in Piemonte e in Liguria. Questo virus rappresenta infatti una grave minaccia per gli allevamenti e il rischio dell’espandersi del contagio dentro alle stalle rappresenterebbe un danno gravissimo soprattutto in Lombardia dove è allevato il 53% dei maiali italiani.
Più volte abbiamo denunciato i pericoli della proliferazione e diffusione senza freni di questi animali – continua la Coldiretti Lombardia – che provocano danni ed incidenti con morti e feriti, devastano i raccolti, ma rappresentano anche un pericoloso veicolo per la peste suina.
Occorre intervenire con decisione per contenerne il numero, a fronte di ben 2,3 milioni di esemplari stimati in tutta Italia. Serve la responsabilità delle istituzioni per un’azione sinergica con interventi concreti e incisivi per riportare sotto controllo la gestione numerica e spaziale di questi animali attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette.