Raggiunto l’accordo sul prezzo del latte alla stalla in Lombardia dove si ottiene quasi la metà della produzione italiana. Lo rende noto la Coldiretti bergamasca nel sottolineare che l’intesa è stata siglata con Italatte, società del gruppo Lactalis, la più importante industria casearia a livello nazionale, durante l’ultimo tavolo di confronto tra le parti che si è tenuto a Montichiari, nel Bresciano.
Coldiretti Bergamo precisa che l’accordo prevede il riconoscimento alla stalla di 57,5 centesimi al litro per i mesi da febbraio a giugno 2023, ma con l’impegno a ritrovarsi ad aprile per valutare la situazione del mercato.
“Le nostre stalle -– commenta Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo – stanno vivendo un momento di forte difficoltà a causa del rincari vertiginosi dei costi energetici e delle materie prime. Questo accordo quindi è positivo perché arriva in un momento delicato per le nostre stalle e consente loro di continuare a garantire la produzione di latte per le famiglie e i consumatori”.
Con circa 549 allevamenti e una produzione di latte che nel 2022 si è attestata sulle 420 mila tonnellate la zootecnia da latte in provincia di Bergamo è una realtà significativa.
La stabilità della rete zootecnica – conclude Coldiretti Bergamo – ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha anche una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.