“Un grazie va innanzitutto agli abitanti della città di Varese che ha voluto incontrarci e festeggiare insieme a noi un momento importante per l’agricoltura. E’ stato un bel momento di condivisione e di unione tra le campagne e la città”. Così il presidente e il direttore di Coldiretti Varese, Fernando Fiori e Francesco Renzoni, commentano l’ottima riuscita dell’annuale Giornata del Ringraziamento, tornata ieri – dopo lungo tempo – nella città capoluogo.
“La scelta di essere nel cuore di Varese e di aprire la tradizionale ‘Giornata’ degli agricoltori ai cittadini non è casuale e si inserisce nella vigilia di un anno strategico per il comparti agroalimentare prealpino e lombardo. Tra cinque mesi esatti, infatti, con il 1° maggio 2015 si darà il via a Expo2015, a poche decine di chilometri dai nostri territori: per Varese, i prossimi mesi un calendario di appuntamenti e iniziative collegate all’importante evento: una di esse è l’appuntamento con Lombardia Expo Tour che la nostra città ospiterà a marzo”.
Non a caso, il tema scelto per la ‘Giornata del Ringraziamento è ‘Benedire i frutti per nutrire il pianeta’.
Tanta gente dunque ieri a messa, nella Basilica di San Vittore, con l’offertorio dei prodotti agricoli, la benedizione dei trattori. E grande pubblico – nonostante la pioggia – all’Agrimercato straordinario allestito in corso Matteotti.
“In chiesa – sottolineano Fiori e Renzoni – il prevosto Gilberto Donnini ha ricordato che l’agricoltura è un elemento fondamentale per la vita. E’ vero ed è importante ribadirlo alla luce delle mille difficoltà che le nostre imprese affrontano, al termine di un’annata difficile, funestata dal maltempo e dalla difficoltà, per molti comparti strategici, dal latte all’ortoflorovivaismo, di un’adeguata remunerazione dai mercati. Insomma, la crisi si fa sentire e l’augurio di questa Giornata del Ringraziamento è che il 2015 segni un punto di svolta”.
La Giornata del Ringraziamento – che si svolge dal 1951 e che giunge quest’anno alla 64a edizione - è, tradizionalmente, momento di riflessione al termine di un’annata di lavoro nei campi: “Viviamo oggi una situazione sicuramente difficile e ci rendiamo conto che dove il territorio è stato devastato dalla cementificazione, dove gli agricoltori non sono più presenti con la loro attività, i danni aumentano in modo esponenziale. È importante allora mettere il cibo made in Italy e quindi il lavoro degli agricoltori al centro e dobbiamo saperlo fare anche nelle aree interne e marginali del nostro Paese, dove la loro presenza è davvero fondamentale per ridurre gli effetti del dissesto idrogeologico”.
La celebrazione in Basilica di San Vittore si è conclusa, all’esterno, con la benedizione dei trattori e dei mezzi agricoli; a seguire, sotto i portici, Coldiretti ha distribuito a tutti i presenti un piatto di polenta e bruscitt, accompagnato dal vino del territorio.
E’ inoltre proseguita anche la raccolta di firme in difesa della ‘vera pizza italiana’ che anche tra i cittadini di Varese sta conseguendo un ottimo riscontro (è ancora possibile sottoscriverla presso la sede di via Piave 9 o presso tutti gli Agrimercati di Campagna Amica in provincia).