Con i prodotti tipici, l’ospitalità contadina e il lavoro quotidiano degli agricoltori che valorizza il territorio, l’agroalimentare può rappresentare una leva strategica per la ripartenza della montagna, duramente colpita dagli effetti del coronavirus. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in occasione del Forum Food&Beverage 2021 di Ambrosetti in corso a Bormio, che ha visto l’intervento del presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini nella tavola rotonda dedicata al ruolo dei territori italiani per il rilancio della filiera agroalimentare e del Paese, alla presenza del presidente e del direttore di Coldiretti Lombardia, Paolo Voltini e Marina Montedoro, e della presidente di Coldiretti Sondrio Silvia Marchesini.
“Le conseguenze dell’emergenza sanitaria provocata da Covid19 hanno colpito fortemente anche i territori montani e la loro economia. Il sostanziale azzeramento dei flussi turistici e gli stop forzati alle attività commerciali durante quest’ultimo anno e mezzo si sono fatti sentire a cascata anche sull’agroalimentare e sulle aziende agricole – spiega Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia – La pandemia, però, ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sulla centralità del cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza. Bisogna ripartire da qui: tutelando l’intero comparto, si mette in sicurezza un tessuto fatto di tipicità del gusto, agriturismi, malghe, alpeggi, punti di vendita diretta, aziende custodi di biodiversità che sorreggono gli altri pilastri dell’economia montana che sono turismo e sport”.
In montagna – spiega la Coldiretti Lombardia – nascono alcuni dei grandi campioni della tavola dell’agroalimentare lombardo, dal Bitto alla Bresaola della Valtellina, dal Branzi al Silter, dallo Sforzato di Valtellina al Valtellina superiore, che concorrono a fare grande il nome del Made in Italy agroalimentare e contribuiscono alla filiera del cibo italiano che, con 538 miliardi di valore, è diventata la prima ricchezza del Paese.
Con le riaperture in corso – conclude la Coldiretti Lombardia – l’estate può rappresentare una stagione importante per la ripresa di questi territori e delle zone rurali. Non a caso quasi un italiano su cinque (17%) ha scelto di trascorrere le vacanze estive 2021 in campagna, parchi naturali e oasi, tra verde ed enogastronomia, coniugando la voglia di normalità con la garanzia di stare in sicurezza senza rischiare gli affollamenti, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi sui cittadini che hanno deciso la destinazione delle ferie.