Marcia a tappe forzate per il processo sulle quote latte. Questa mattina la quarta sezione penale del Tribunale di Milano ha respinto tutte le richieste degli avvocati difensori e confermato la presenza di Coldiretti Lombardia, Coldiretti Milano e Lodi, Stato e Regione come parti civili. I giudici hanno quindi deciso di fissare le udienze con cadenza settimanale ogni giovedì mattina, a partire dal prossimo 23 settembre 2010 quando si discuterà l’ammissione delle prove e delle liste testi.
I reati ipotizzati sono peculato e truffa. Il primo a carico dei due amministratori delegati e legali rappresentanti pro tempore delle cooperative Latteria Milano e la Lombarda. Il secondo riguarda una ventina di consiglieri di amministrazione, fra cui allevatori delle province di Milano, Cremona e Lodi, succedutisi negli anni. Secondo l’accusa, il danno alle tasche dei contribuenti è di oltre 100 milioni di euro per un sistema che, inaugurato nel 2003, ha continuato a funzionare sino al febbraio 2009.
Il meccanismo, secondo l’accusa, si basava sulle due cooperative che, dopo aver avuto dalla Regione Lombardia l’autorizzazione a ritirare il latte e a pagarlo agli allevatori, non versavano poi nelle casse dello Stato le multe previste per chi produce fuori dalle quote assegnate. Gli splafonatori infatti intascavano sia i legittimi pagamenti per il latte che avevano diritto di mungere, sia quelli che invece dovevano essere trattenuti dalle coop come saldo per le multe per la superproduzione.
(16/09/2010)
Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454