Il Made in Italy monta in sella. Ai campionati mondiali di equitazione che si terranno dal 25 settembre al 10 ottobre negli Stati Uniti, a Lexington (Kentucky), ci sarà anche un atleta-agricoltore lombardo, Marco Biasia, 35 anni, socio di Coldiretti, che insieme alla sorella Emanuela alleva cavalli a Oneda (Sesto Calende) in provincia di Varese.
“I nostri non sono cavalli da corsa – spiega – abbiamo sei fattrici e cerchiamo di avere per ognuna uno puledro all’anno, animali che a tre anni portiamo in maneggio per vedere se possono diventare dei campioni. Dopo dodici mesi sono pronti per piccoli percorsi. Se poi possiedono le caratteristiche adatte iniziano cinque anni di addestramento. Se invece sono meno dotati li prepariamo per altre attività per le strutture che ce li richiedono”.
Intanto Biasia si allena, partecipa a gare ed è stato selezionato per la squadra italiana che tenterà la scalata al podio del “completo”, disciplina che prevede: il cross country (percorso con ostacoli naturali) il salto classico (con ostacoli a sbarre) e il dressage (la capacità di guidare il cavallo in figure preordinate su terreno piano).
Il 35enne allevatore di Varese ai mondiali negli Usa monterà un cavallo di razza “Sella Italiana” (anticamente impiegata per guerra, trasporto e lavori agricoli) che si chiama “Gandalf the grey”, Gandalf il grigio, come il mago del Signore degli Anelli. Nel team mondiale di Biasia ci saranno anche Susanna Bordone di Milano, Stefano Brecciaroli di Roma e Juan Carlos Garcia (italiano di origine colombiana) di Bologna.
“Con mia sorella fin da piccoli siamo stati appassionati di cavalli grazie anche a mio padre che è da sempre nell’ambiente – spiega Biasia – e da quasi 10 anni abbiamo questo allevamento”. In Lombardia ci sono oltre duecento scuderie, circa cento circoli ippici e più di 12 mila tra fattrici, stalloni e puledri. “L’allevamento dei cavalli è un esempio della grande varietà dell’agricoltura lombarda – commenta Nino Andena, Presidente della Coldiretti regionale – ed è anche un comparto multiforme che va dalle gare di equitazione alle corse, dal trekking ai maneggi fino alle attività di riabilitazione per disabili dove il rapporto con il cavallo diventa strumento di crescita e sviluppo fisico e caratteriale”.
(09/09/2010)
Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454