Martedi 21 maggio a Ome l’assemblea annuale del gruppo bresciano capitanato dalla responsabile Nadia Turelli
Oggi abbiamo voluto parlare di prevenzione in tutte le sue declinazioni, dal benessere fisico e mentale al ruolo fondamentale della corretta alimentazione, il nostro impegno parte dai banchi di scuola, con il grande progetto scuola e vuole essere raccontato e divulgato il più possibile, perché fare prevenzione è il primo passo per garantirsi un futuro migliore. Tante le battaglie di Coldiretti in questo senso, a partire dal nutriscore che rischia di dare informazioni scorrette rispetto ai reali valori nutrizionali degli alimenti. Queste le parole di Nadia Turelli responsabile del gruppo Donne di Coldiretti Brescia in occasione dell’assemblea annuale che si è svolta martedì 21 maggio presso la cantina Majolini a Ome alla presenza di numerose imprenditrici agricole provenienti da tutta la provincia e alla presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti.
Numerosi i relatori intervenuti durante la mattinata coordinati da Federico Huscher, Founder del progetto L1FE: Omar Scomodon biologo nutrizionista, Sergio Pecorelli medico esperto di movimento, Giuseppe Fichera psicologo e psicoterapeuta, Crisitan Agostino educatore e Vatinee Suvimol, avvocato, scrittrice e foodblogger che ha portato una sentita e personale testimonianza.
Tema centrale della mattinata il mondo delle donne trattato dal punto di vista dell’attenzione al movimento degli aspetti psicologici legati anche alla gestione della quotidianità e della corretta alimentazione: “oggi si sente sempre più parlare di benessere e longevità – racconta il nutrizionista Scomodon – e l’alimentazione contribuisce in modo significativo al raggiungimento di questo obiettivo attraverso indicazioni specifiche per quanto riguarda scelte consapevoli e stili di vita sani”.
Il dott. Pecorelli ha posto l’accento sull’importanza dell’esercizio fisico e dei suoi numerosi benefici: migliora le prestazioni accademiche, migliora le capacità cognitive, previene il declino cognitivo, riduce il rischio di demenza, diminuisce lo stress ossidativo con conseguenti effetti positivi sull’umore, riduce ansia, depressione e comportamenti disfunzionali.
Le riflessioni della responsabile Nadia Turelli hanno affrontato numerosi temi partendo dal racconto degli 80 anni di Coldiretti per arrivare ai numerosi obiettivi raggiunti: dalla legge d'orientamento del 2001 che ha permesso a molte aziende di avviare attività connesse come gli agriasilo, le fattorie didattiche e le fattorie sociali, alla trasformazione dei prodotti e la vendita diretta negli spacci aziendali, fino ai numerosi progetti in essere del gruppo Donne come l’impegno sociale su territorio e il progetto scuola ormai diventato un pilastro portante delle attività.
Le conclusioni alla presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti: “anche se situazioni particolari richiedono attenzioni specifiche in generale è vero che una dieta sana è quella che non dimentica le nostre tradizioni e le nostre origini per questo è importante scegliere il regime alimentare corretto con attenzione alle materie prime utilizzate: la scelta del cibo italiano è sempre garanzia di qualità, salubrità del prodotto, sostenibilità ambientale ed etica”.