“Si tratta di una svolta storica per garantire un giusto prezzo ad agricoltori e allevatori, in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti, meno di 15 centesimi in Italia vanno a remunerare il prodotto agricolo”. Così Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia, commenta l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo di attuazione della direttiva europea che vieta le pratiche sleali nel commercio alimentare, fortemente voluto dalla Coldiretti, la principale Organizzazione degli imprenditori agricoli a livello europeo.
Lo stop alle speculazioni sul cibo – afferma la Coldiretti Lombardia – arriva in un momento in cui i produttori agricoli sono costretti ad affrontare pesanti rincari dei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame. Con il nuovo provvedimento – riferisce la Coldiretti – scatta lo stop per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.
Si realizza così – conclude la Coldiretti – un percorso virtuoso finalizzato a garantire un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera proprio in un momento in cui molte imprese agricole stanno vendendo sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali di Natale. Il balzo dei beni energetici infatti si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole strozzate da aumenti dei costi non compensati da prezzi di vendita adeguati.