Possibilità di somministrare i pasti liberamente nei fine settimana, senza alcuna limitazione: è la modifica approvata dal consiglio regionale alla legge regionale sugli agriturismi. Un ulteriore sostegno alla ripartenza degli agriturismi con ristorazione in questa particolare estate post lockdown, nella quale i turisti scelgono di regalarsi momenti di svago proprio durante i week-end.
“Ringraziamo l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi – commenta Massimo Albano, direttore di Coldiretti Brescia – che in questi mesi di difficoltà non ha mai fatto mancare attenzione e disponibilità. La novità introdotta consente alle attività agrituristiche di rispondere al meglio alle richieste del turismo di prossimità, che si sviluppa in molti casi dal venerdì alla domenica”.
La voce degli imprenditori bresciani
Concedere alle aziende agrituristiche di poter accogliere più ospiti è un’importante segnale di apertura e di fiducia verso un comparto decisamente strategico. In agriturismo il distanziamento è naturale e i clienti si sentono al sicuro. Questo il commento di Tiziana Porteri, imprenditrice agrituristica di Bedizzole e Presidente di Terranostra Brescia che aggiunge: "ll nostro agriturismo è anche Casa Comunale e, quest’anno più che mai, è cresciuta la richiesta di celebrare cerimonie all’aperto, con tanto spazio a disposizione, gustando cibi genuini e vini del territorio. Poter usufruire di alcuni pasti in più, ci consentirà di recuperare parte del lavoro perduto nei mesi scorsi".
Sono oltre 300 gli agriturismi attivi sul territorio bresciano situati in campagna, in montagna, in pianura, sui laghi e immersi nella natura, anche in zone isolate. "La modifica alla legge regionale per noi è importantissima – racconta Abramo Sabatti dell’agriturismo Pesei a Gardone Val Trompia -. Ci lascia una boccata d’ossigeno in un momento estremamente difficile, permettendoci di rassicurare i nostri clienti e dando loro la possibilità di continuare a venirci a trovare in piena sicurezza, senza rinunciare all’aria sana della montagna e al cibo tipico di questo territorio". Gli agriturismi bresciani sono strutturati a livello familiare, prevalentemente lontano dagli affollamenti, con spazi adeguati e con ampie aree all’aperto. "Un risultato che ci da grande speranza per il futuro – aggiunge Debora Soiola dell’agriturismo Il Rudere di Salò - e ci permette di consolidare il rapporto con il cliente, offrendo un servizio basato sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti".
Finalmente, dunque, buone notizie per le strutture agrituristiche, che con l’arrivo dell’estate rappresentano i luoghi ideali per vacanze made in Italy, alla scoperta dei borghi e delle bellezze della penisola.