In riferimento alla gestione rifiuti da parte delle aziende agrituristiche, la nota pubblicata lo scorso 12 aprile dal Ministero della Transizione Ecologica, in condivisione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, risponde alle sollecitazioni di Coldiretti, confermando che "i Comuni sono tenuti in ogni caso ad assicurare il servizio ove gli agriturismi scelgano di avvalersi del servizio pubblico”.
A oggi, per lo smaltimento dei rifiuti agrituristici, ci sono 3 alternative:
- continuare ad avvalersi del servizio comunale pagando la TARI;
- scegliere di affidarsi a un operatore privato se più economico;
- avviare il riutilizzo dei residui organici, come fonte di energia o fertilizzante da sostituire ai prodotti chimici di sintesi.
Gestioni rifiuti ed economia circolare
Questa ultima opzione, sostenuta da Coldiretti, prevede diverse opportunità per gli agriturismi e per tutte le attività connesse, attraverso una gestione dei residui organici pienamente in linea con i principi dell’economia circolare, assicurando il già rilevante contributo dell’agricoltura alla lotta ai cambiamenti climatici e migliorando, nel contempo, la qualità dei prodotti e dei servizi offerti.
“Sono state accolte le nostre istanze – precisa in conclusione Tiziana Porteri, presidente di Terranostra Brescia –. Adesso siamo in grado di gestire i rifiuti delle nostre attività attraverso il servizio dei Comuni e nel frattempo possiamo valutare gestioni alternative dei residui organici in un’ottica di economia circolare e sostenibilità”.