“Garantire la stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale, ma ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate”. Così Gianfranco Comincioli, presidente Coldiretti Lombardia, all’indomani dell’intesa sul prezzo del latte raggiunta al tavolo convocato dal Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.
Il raggiungimento di un’intesa – commenta Coldiretti – è fondamentale per dare prospettive alle stalle e raggiungere l’obiettivo di non lasciare a terra neppure un litro di latte, dopo le incertezze delle ultime settimane che rischiavano di compromettere il futuro di un settore cardine del made in Italy a tavola. Al ministro Lollobrigida va il ringraziamento dell’organizzazione così come all’industria lattiero casearia per il senso di responsabilità dimostrato.
Con un sistema di oltre 5mila stalle – conclude la Coldiretti regionale - la Lombardia produce quasi metà del latte nazionale (46%), trasformato in gran parte in formaggi DOP di eccellenza, ma usato anche per tantissimi prodotti freschi.