Mais prigioniero del fango nel Varesotto, infatti le piogge delle ultime settimane hanno trasformato i terreni in un grande pantano paralizzando ogni operazione. “In genere – spiega il Presidente di Coldiretti Varese, Fernando Fiori – il mais da granella viene raccolto a cavallo tra la fine di ottobre e i primi di novembre, ma con questo tempo non si riesce ad entrare nei campi. Stimiamo che quasi il 70 per cento del granoturco delle nostre zone sia ancora in campo”.
In provincia di Varese si coltivano complessivamente circa 1.300 ettari, per una produzione pari a 130 mila quintali. “Le previsioni – spiega Fiori - indicano possibili precipitazioni nevose a partire dalla prossima settimana, che sposteranno ancora più in là il possibile raccolto”. Le conseguenze saranno pesanti sia in termini di resa (con un calo del 30 per cento circa) sia in termini di qualità, sia per il rischio di sviluppo di muffe che renderebbero inutilizzabile il prodotto.
Questa emergenza proprio non ci voleva – spiega la Coldiretti di Varese - considerato che non sono previsti indennizzi per questo tipo di situazioni.
“Purtroppo – conclude Fiori – tutto sta succedendo in un momento in cui il prezzo del mais si è ripreso rispetto alle ridicole quotazioni degli scorsi anni. Per cui chi vende il mais ha un danno immediato e chi usa il mais per l’alimentazione del bestiame deve ricorrere al mercato, dovendo spendere di più”.
(24/11/2010)
Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454