“Nel 2005 gli allevamenti di suini nel Lodigiano erano 240, mentre oggi sono attivi solo 140. In pratica abbiamo perso oltre la metà delle aziende. Se contiamo anche Milano e la Brianza ne saranno rimaste poco meno di 250” commenta Marco Lunati, allevatore di Mairago (Lodi) e consigliere nazionale dell’associazione che raggruppa le aziende del settore.
Questa mattina a Milano Lunati ha partecipato al vertice con l’assessore all’agricoltura della Regione Giulio De Capitani durante il quale è stato discusso il piano di emergenza proposto da Coldiretti Lombardia per salvare il comparto.
Con Lunati c’erano Giuseppe Mascheroni di Corte Palasio e Paolo Ferrari di Codogno. “I costi sono alti e le quotazioni basse, si tratta di un mix micidiale che rischia di portare al tracollo molte aziende che così non possono più andare avanti, servono misure urgenti sul piano finanziario, sia per quanto riguarda gli interessi sulle risorse che le banche potrebbero mettere a disposizione sia per la proroga delle rate dei mutui già in essere” spiega il direttore Carlo Greco che questa mattina ha guidato la delegazione degli allevatori della Coldiretti di Milano e Lodi che ha affiancato quelle delle altre province lombarde.
“In Europa – commenta Lunati - hanno affrontato la crisi incentivando l’allevamento di scrofe nazionali e valorizzando il prodotto, mentre noi importiamo troppi suinietti dall’estero. Bisogna puntare su una chiara indicazione d’origine e trovare nuove strade, come quella del suino light che stiamo cercando di portare avanti, ma ci serve aiuto per questo progetto. Le istituzioni si debbono muovere al più presto, non c’è più tempo”.