Questa mattina Alberto Marsetti, 40 anni, agricoltore, ha alzato lo sguardo al cielo e poi un po’ più in basso verso i vigneti terrazzati che per circa 60 chilometri corrono alla sinistra della statale 36 da Morbegno a Tirano. La pioggia caduta nelle ultime ore ha gonfiato i terreni e riempito i “vagelli”, i torrenti che scendono lungo i costoni della montagna portando via l’acqua in eccesso dai terrazzamenti.
“Con tutta la pioggia che sta venendo giù cominciamo a preoccuparci per la tenuta dei terreni - spiega Marsetti, che è Presidente della Coldiretti di Sondrio –perché il danno non lo vedi subito, ma nel giro di due o tre giorni”. L’acqua infatti gonfia la terra che rischia di sbriciolarsi e scendere a valle come una colata di lava bagnata, come è già avvenuto nel 2002 quando scivolarono via duemila metri quadrati di terreno a Sondrio.
I vagelli compaiono lungo i terrazzamenti a vigneto solo quando la pioggia non riesce più a essere assorbita e quindi si scarica su queste “uscite di emergenza” che evitano sovraccarichi. Ma se anche i canali sono saturi allora aumenta la paura. Fino a quindici giorni fa lungo la statale non c’era nulla, adesso invece in diversi punti ci sono i torrenti della pioggia.
“Il problema – commenta Marsetti – è che diversi terreni sono stati abbandonati e anche i ruscelli che si formano con le piogge non li segue più nessuno. In cento anni abbiamo perso circa il 70 per cento dei terrazzamenti coltivati e quelli rimasti stiamo cercando di farli riconoscere patrimonio dell’umanità dall’Unesco”. Ne sono sopravvissuti 800 ettari (concentrati fra Ardenno e Tirano), sui quali si producono uve Nebbiolo, Rossola e Pignola che danno vita a circa 6 milioni di bottiglie all’anno fra Rosso Valtellina Doc, Valtellina Superiore , Sforzato e Terrazze Retiche. Ogni anno fra settembre e ottobre vengono spremuti circa 45 mila ettolitri di nettare di Bacco.
Ma oggi più che il vino è l’acqua a preoccupare. In Valtellina l’Arpa Lombardia tiene sotto controllo 20 zone a rischio frana e smottamenti, la maggior parte delle zone di Sondrio (Ruinon, Val Pola, Spriana, Torreggio, Semogo, Presure, Campo Franscia, Sasso del Cane, Boero, Oultoir, Suena, Bema, Pruna, Arlate e Lanzada), a Brescia (Idro), a Como (Gera Lario), a Bergamo (Il Pizzo) e a Lecco (Molte Letè).
(05/05/2010)