Le quotazioni del frumento sono in ripresa. Considerando che la produzione viene stimata quest’anno in calo di almeno il 5 per cento, le prospettive sono buone. “Tuttavia – fa rilevare il presidente della Coldiretti virgiliana, Gianluigi Zani – il prezzo attuale è ancora inferiore del 42 per cento rispetto alle quotazioni del 2008. Il vero problema sta nella forte e rapida oscillazione delle quotazioni, il cui andamento è sempre più condizionato da movimenti speculativi di capitali che si spostano con facilità dai mercati finanziari a quelli dei metalli preziosi fino alle materie prime agroalimentari come grano, mais e soia, provocando un’insostenibile volatilità dei prezzi che danneggia i produttori”.

Secondo la Coldiretti, “si tratta degli effetti drammatici di una globalizzazione senza regole che legittima la derubricazione del cibo fino a farlo diventare una merce qualsiasi con effetti che vanno dal  furto di milioni di ettari di terre fertili a danno dei Paesi più poveri fino alla speculazione sulle materie prime che sono stato l’elemento scatenante della recente ondata di rivoluzioni nel Nord Africa”.

Garantire quindi la stabilità dei prezzi in un mercato a domanda rigida come quello alimentare è un obiettivo di interesse pubblico “che – aggiunge il presidente Zani - va sostenuto con l’introduzione di interventi innovativi nell’ambito della riforma di mercato della politica agricola comune. L'emergenza alimentare non si risolve con prezzi bassi all'origine perché questi non consentono all'agricoltura di sopravvivere. Occorre invece investire nelle identità territoriali per sfuggire ad un’omologazione che inaridisce il sistema”.