Zani: l’eccesso di acqua è destinato a ridurre la produttività e quindi il reddito delle imprese - Stiamo monitorando la situazione per un successivo confronto con le istituzioni
CADUTA ANOMALA DELLE PERE NELL’OLTREPO
Un inverno e una primavera così piovosi non si vedevano da tempo. I terreni sono imbevuti di acqua, in quelli più bassi è ormai stagnante. L’allarme per questa difficile condizione della nostra agricoltura viene lanciato dalla Coldiretti il cui presidente virgiliano Gianluigi Zani sottolinea la gravità della situazione. “I danni alle produzioni si prospettano ingenti con morìa e malattie nei cereali e difficoltà per le ortofrutticole, con semine da rifare quando ormai il tempo giusto è passato da parecchio. Anche le foraggere sono colpite, sia in quantità che in qualità”.
Il continuo maltempo rallenta od impedisce le lavorazioni, i diserbi, gli interventi fitosanitari. “Tutto ciò ridurrà fortemente le rese ed inciderà sicuramente anche sulla qualità delle produzioni, con un danno che va quindi oltre l’azienda agricola”.
La conta dei danni è ancora tutta da fare ma il presidente della Coldiretti mette le mani avanti. “Se le previsioni negative purtroppo si verificheranno, dovremo chiedere interventi di carattere eccezionale a sostegno delle imprese in difficoltà”.
Un fenomeno particolare riguarda la pera tipica mantovana, in particolare la qualità abate. Nell’Oltrepo, dove se ne coltivano circa 800 ettari, si sta registrando una cascola del tutto anomala. “In questo periodo – afferma Giovanni Grecchi – presidente della sezione Coldiretti di Borgofranco Po – qualche frutto che ha appena allegato cade fisiologicamente ma ora, sull’abate, siamo dal 30 al 40 per cento di cadute e questo è del tutto anomalo. Probabilmente, l’allegagione non è avvenuta in modo adeguato a causa del clima molto umido e degli sbalzi di temperatura”.
“Stiamo monitorando la situazione – afferma Gianluigi Zani – per una conta precisa dei danni, che potrebbero essere di milioni di euro, e poi ci confronteremo con le istituzioni per decidere quali passi fare. Questa è l’unica pera Igp della Lombardia e quanto sta avvenendo rappresenta una perdita non solo per la nostra provincia, ma per tutta la regione”.