Ne parliamo con il nuovo presidente provinciale Vittorio Valente

Da poco più di una settimana, il presidente dell’Associazione provinciale pensionati aderenti alla Coldiretti è Vittorio Valente, 59enne di Levata, sposato e padre di due figlie, militante nella Coldiretti fin dalla gioventù, nel Movimento giovanile e nei Clubs 3P per poi passare alla guida, da otto anni, della Sezione di Virgilio e alla dirigenza provinciale, da due anni nel Consiglio direttivo, con ampia formazione nell’associazionismo e nella cooperazione.

Valente, al vertice dei pensionati, riceve il testimone da Sandrino Piccinelli, che ne è stato presidente per ben 14 anni. “Raccolgo un’eredità di tutto rispetto – afferma – e ringrazio Sandrino per l’assidua ed intelligente opera svolta. Partendo dal suo lavoro, dobbiamo puntare a nuovi traguardi, coinvolgendo il maggior numero possibile di pensionati (sono quasi 12 mila quelli aderenti alla Coldiretti mantovana) per il sostegno alla categoria ma anche per riaffermare l’importanza del nostro ruolo nell’impresa e nella società”.

Ma cos’è l’Associazione dei pensionati? “Siamo parte integrante della Coldiretti, nei cui valori morali ci riconosciamo da sempre, siamo presenti nei suoi organi dirigenti, ai massimi livelli, e intendiamo dare il nostro contributo nell’interesse del mondo agricolo. Ringrazio il presidente Gianluigi Zani e il direttore Giovanni Benedetti per l’appoggio che offrono all’Associazione nella continuità con una sempre forte attenzione verso i pensionati del lavoro autonomo agricolo, ben consapevoli dell’importanza che ha il pensionato nell’ambito agricolo e nell’attività associazionistica”.

Da oggi, mercoledì 24 febbraio, e fino a domenica, si tiene a Rimini il primo di tre incontri interregionali (Lombardia, Piemonte, Lazio, Calabria, Aosta, Sardegna e Bolzano) dei pensionati Coldiretti per la formazione e la socializzazione. “Andiamo nella Città romagnola – afferma Valente – con una delegazione di otto mantovani, portando il contributo di idee di una provincia non certo secondaria, sia per il settore agricolo che per i suoi pensionati del lavoro autonomo. Chiediamo con forza un maggior riguardo per le aree rurali, per i servizi e per le condizioni di vita, specie di coloro che devono far quadrare i conti con il minimo di pensione e che spesso sono da considerare nuove povertà del nostro tempo”.

Il nuovo Consiglio dei pensionati Coldiretti sarà riunito a breve. “In quella sede – conclude Valente – metteremo a punto un programma di attività che speriamo possa trovare ampio consenso nei pensionati della categoria. Pensiamo ad iniziative che vadano nella direzione di far recuperare potere di acquisto alle pensioni tramite il potenziamento dei servizi rivolti agli anziani, in particolare sanitari ed assistenziali. Mi auguro che siano in tanti i pensionati che si faranno protagonisti per dare un supporto alla linea sindacale della Coldiretti a sostegno del progetto per una filiera agricola tutta italiana, da cui trarre benefici per le nostre imprese”.