Zani: speriamo in un lavoro attento che eviti l’inquinamento di terreni e falde acquifere

Ovunque, sull’asta del Lambro/Po gli agricoltori sono mobilitati per dare un aiuto nel tenere sotto controllo lo stato dell’inquinamento, verificare il rispetto del divieto di utilizzare acqua, attuare interventi di prevenzione e segnalare le situazioni di rischio alle autorità competenti.

“E’ un’emergenza – sottolinea il presidente della Coldiretti provinciale Gianluigi Zani – che, se non affrontata con la massima serietà, rischia di mettere in pericolo un intero ecosistema di interesse agricolo, naturalistico, ambientale ed economico”. 

Nel bacino del fiume Po, su una superficie di oltre 70 mila chilometri quadrati, vivono 16 milioni di abitanti. “Ma, soprattutto - sottolinea Zani – qui si forma il 40 per cento del prodotto interno lordo, con il 46 per cento dei posti di lavoro e il 35 per cento della produzione agricola, di alta qualità con marchi Dop e Igp famosi nel Mondo”
Sono pari a 20,5 miliardi di m³/anno i prelievi idrici totali nel bacino. “Solo la fase stagionale, con poche colture in campo, e l’andamento meteorologico piovoso, che rende superflue le irrigazioni, stanno scongiurando il rischio di inquinamento della catena alimentare. Ma occorrerà evitare – conclude Zani – che gli idrocarburi inquinanti sedimentino nelle golene e sulle sponde del fiume, penetrando in profondità nelle falde acquifere, cosa che sarebbe un vero disastro”.

Foto Corriere Milano: Oli inquinanti devastano il Po - Vedi immagini dal sito del Corriere Milano

Altre news da Mantova
IN CORSO A RIMINI IL MEETIG INTERREGIONALE
PENSIONATI AGRICOLI: UN RUOLO NON CERTO MARGINALE
Il presidente provinciale Vittorio Valente: siamo parte integrante di Coldiretti e lavoriamo insieme su un progetto che guarda al futuro della nostra agricoltura

E’ in corso a Rimini, con la partecipazione di una delegazione mantovana, il meeting interregionale dei pensionati Coldiretti. Riguarda dirigenti delle associazioni provinciali delle regioni Lombardia, Val d’Aosta, Calabria, Lazio, Piemonte e Sardegna. L’incontro si concluderà domenica 28 febbraio.  
“Valutiamo tutte le opportunità – afferma il presidente provinciale Vittorio Valente - e le azioni da realizzare, al fine di offrire migliori servizi alla persona anziana. Con la crisi, è aumentato il disagio sociale e si è allargata la fascia della popolazione a rischio di indigenza, nella quale molti pensionati. Inoltre, preoccupa la mutazione dello Stato sociale, con il passaggio a pagamento di molti servizi”.
Valente sottolinea “il ruolo fondamentale che i pensionati svolgono nel settore agricolo. Siamo parte integrante – aggiunge – della Coldiretti, nei cui valori ci riconosciamo da sempre, siamo presenti nei suoi organi dirigenti, ai massimi livelli, e intendiamo dare il nostro contributo nell’interesse del mondo agricolo. Coldiretti è molto attenta ai problemi e al ruolo dei pensionati, ben consapevole dell’importanza che essi hanno nell’ambito agricolo e nell’attività associazionistica”.

Il vertice dei pensionati mantovani è stato rinnovato il 18 febbraio scorso. Ne è diventato presidente Vittorio Valente, 59enne di Levata, sposato e padre di due figlie, militante nella Coldiretti fin dalla gioventù e da due anni dirigente provinciale. Riceve il testimone da Sandrino Piccinelli, di Castelgoffredo, ne è stato presidente per 14 anni.

Al ritorno da Rimini sarà riunito il nuovo Consiglio dell’Associazione. “Metteremo e punto – conclude Valente – un programma di attività che speriamo possa trovare ampio consenso nei pensionati della categoria. Pensiamo ad iniziative volte a far recuperare potere di acquisto alle pensioni. Mi auguro che siano in tanti i pensionati (quasi 12 mila gli aderenti nella nostra provincia) che si impegneranno a supporto della linea sindacale Coldiretti a sostegno del progetto per una filiera agricola tutta italiana”.