Annullate le preferenze di oltre 300 soci: così si lede il diritto di voto. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in merito agli esiti delle votazioni per il rinnovo delle cariche sociali del Consorzio agrario Terrepadane, che opera nelle province di Piacenza, Pavia, Milano, Lodi e Monza Brianza.
Il presidente uscente – spiega la Coldiretti regionale – ha deciso di non considerare i voti espressi tramite procure, certificati da notai nelle vesti di pubblici ufficiali e trasmessi poi al seggio dove non hanno ricevuto alcuna contestazione. “Siamo di fronte a un colpo di spugna – afferma Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia –, arrivato a urne chiuse, con il quale si cancella la volontà di centinaia di soci che hanno partecipato alle elezioni”. In questo modo – conclude la Coldiretti Lombardia – si mette a repentaglio l'unità del mondo agricolo e la rappresentanza dei territori nella gestione consortile.