16 Febbraio 2011
Varese – Chi ci farà uscire dalla crisi? Gli italiani non hanno dubbi: l’imprenditoria locale. Lo conferma una indagine Coldiretti-Swg

Chi ci salverà dalla crisi? Gli italiani non hanno dubbi. Per il 71% degli italiani il contributo maggiore alla ripresa del Paese viene dall’imprenditoria locale, che batte nettamente i grandi gruppi (45% dei consensi) o le banche nazionali (32%).
E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Swg predisposta in occasione dell’incontro dei presidenti della Coldiretti convocato dal presidente Sergio Marini e in corso a Roma in questi giorni, nelle sede di Palazzo Rospigliosi.
“Secondo l’indagine – spiega Fernando Fiori, Presidente di Coldiretti Varese, presente ai lavori dell’assise romana di Coldiretti - la spinta più forte al superamento della crisi proverrà dal livello locale (42 per cento) piuttosto che da quello nazionale (14 per cento) anche se il 21 per cento li ritiene determinanti entrambi ed il 13 per cento nessuno dei due.
Gli italiani – secondo Coldiretti Varese - dicono una cosa che riempie di ancor più grande responsabilità il territorio, la politica, le istituzioni locali (Comuni, Provincia) e le rappresentanze come la nostra.
Tra le diverse attività economiche i settori considerati più importanti in Italia spiccano quelli fortemente radicati sul territorio e che quindi sono a minor rischio di delocalizzazione come il turismo (70 per cento) e l’agricoltura (56 per cento). 
A seguire l’artigianato (52 per cento), l’industria (il 49 per cento), i servizi (47 per cento), il commercio (46 per cento) e la finanza (31 per cento).
“Abbiamo la riconferma – aggiunge il Direttore di Coldiretti Varese Tino Arosio – che Il settore agricolo viene percepito importante soprattutto per quanto riguarda la produzione di alimenti che fanno l’immagine dell’Italia all’estero (45 per cento), come garanzia di sicurezza e qualità (40 per cento), salvaguardia tradizioni locali (35 per cento) e difesa del territorio e dell’ambiente (27 per cento).
“Il successo delle vendite dirette delle nostre imprese e dei nostri mercati di Campagna Amica – aggiunge Arosio – trovano il loro fondamento proprio nel fatto che il 56 per cento dei consensi degli italiani va ai produttori agricoli, che sono considerati garanti della salubrità e della sicurezza dei prodotti alimentari più delle industrie alimentari (11 per cento) e della grande distribuzione (9 per cento).
“Per questo motivo – conclude il Presidente di Coldiretti Fiori – auspichiamo di poter a breve concretizzare l’obiettivo di realizzare un mercato agricolo coperto in città. Lanciamo quindi un appello al Sindaco di Varese per offrire ai cittadini varesini questa grande possibilità.

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