Giovedì 15 dicembre si è riunita la consulta suinicola di Coldiretti Brescia, coordinata da Andrea Cristini, Vice Presidente Coldiretti Brescia e Presidente ANAS (Associazione Nazionale Allevatori di Suini). Sono state riprese, approfondite e rilanciate le tante tematiche emerse e discusse lo scorso 21 novembre a Montichiari nell’incontro organizzato da Coldiretti Lombardia, al quale parteciparono i suinicoltori soci di Coldiretti provenienti da tutte le province della Lombardia, ma anche da altre regioni del nord Italia più interessate alle produzioni del comparto.
Andrea Cristini ha ribadito le motivazioni che hanno portato per prima Coldiretti a sostenere la necessità e l’importanza della CUN (Commissione Unica Nazionale) al fine di offrire maggiore certezza e più trasparenza alle dinamiche di mercato, adottandola come riferimento unico per la remunerazione dei suini. Anche gli ultimi tentativi di Assica di rivedere il regolamento della CUN (da respingere al mittente) confermano il buon lavoro svolto per arrivare ad uno strumento credibile nella formulazione del prezzo dei suini da macello.
In questo senso Claudio Cestana (allevatore di scrofe di Manerbio) ha rilanciato l’importanza che a breve venga istituita anche la Commissione Unica per la quotazione dei suinetti, ragionando sul fatto che trovi una location vicina alla zona di produzione (è bene ricordare che un terzo dei suinetti italiani nascono a negli allevamenti bresciani).
È stato anche analizzato attentamente il contratto tipo per la compravendita di suini da macello certificati DOP, predisposto in collaborazione con Anas, che introduce importanti novità: la considerazione dei costi di produzione, la definizione della “partita di riferimento”, la regolamentazione delle rese, il premio di qualità, il premio di certificazione, una franchigia sulle penalità e il richiamo ai disciplinari IPQ/INEQ per la determinazione delle responsabilità per i difetti delle cosce.
Su sollecitazione di Alberto Fappani (giovane suinicoltore di Borgo San Giacomo) si è tornati a parlare di classificazione delle carcasse, sottolineando come sia importante che anche gli allevatori mantengano un livello di “massima attenzione” sui dati di classificazione degli animali e sul lavoro degli Istituti di controllo. Per il regolare sviluppo delle classificazioni è fondamentale poter contare su controlli efficaci. In questo senso Andrea Cristini ha informato che a breve su ogni strumento di classificazione verrà insellata una “scatola nera” per raccolgiere direttamente tutti i dati. Un analogo sistema dovrà essere messo a punto per la determinazione del peso delle carcasse. Importante risulta anche l’accesso ai propri dati da parte degli allevatori stessi non solo affinché si rendano conto del funzionamento del sistema, ma perché abbiano una giusta consapevolezza del valore del proprio prodotto, essenziale sia per la gestione dell’allevamento che per il rapporto commerciale con gli acquirenti.