Il ministro per l’agricoltura Saverio Romano ha presentato alle associazioni agricole la bozza di decreto ministeriale che intende emanare per disciplinare correttamente l’obbligo di indicare la provenienza nelle etichette degli alimenti, garantendo trasparenza di informazione nei confronti del consumatore.
La Coldiretti ha accolto con favore questo decreto che stabilisce le dimensioni dei caratteri e il posizionamento della dicitura che deve avere l'indicazione di origine sulle etichette. “Era necessario intervenire – afferma il presidente della Coldiretti mantovana Gianluigi Zani – perché, come abbiamo avuto spesso modo di rilevare, nelle etichette non sempre l’indicazione è chiaramente visibile e qualche volta addirittura assente nonostante l’obbligo legislativo”.
Negli ultimi anni, grazie ad una forte mobilitazione a favore della trasparenza dell'informazione, la Coldiretti è riuscita ad ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele, latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva, ma ancora molto resta da fare e l’etichetta è anonima per circa la metà della spesa: dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta.
“Occorre al più presto estendere a tutti i prodotti l’obbligo effettivo di indicare in etichetta l’origine – conclude il presidente Zani – come previsto dalla legge nazionale approvata all’unanimità dal parlamento lo scorso febbraio, ancora purtroppo in gran parte inapplicata”.
L'ETICHETTA CON L'ORIGINE SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI
I cibi con l'indicazione di provenienza:
- Carne di pollo e derivati - Carne bovina
- Frutta e verdura fresche - Uova e miele
- Extravergine di oliva - Passata di pomodoro
- Latte fresco - Pesce
I cibi senza l'indicazione di provenienza:
- Pasta - Carne di maiale e salumi
- Carne di coniglio - Frutta e verdura trasformata
- Formaggi - Derivati dei cerali (pane, pasta)
- Carne di pecora e angello - Derivati del pomodoro diversi da passata
Fonte: Elaborazioni Coldiretti
