Cambio della guardia al vertice della Coldiretti di Milano Lodi e Monza Brianza. Alessandro Ubiali, 67 anni, è stato eletto presidente al posto del dimissionario Carlo Franciosi, 59 anni, imprenditore agricolo di Ossago Lodigiano (Lodi) che ha guidato la Federazione negli ultimi 14 anni. Il passaggio di consegne è avvenuto ieri sera, durante l’assemblea che si è tenuta presso la cooperativa San Rocco di Pontevecchio di Magenta.
“Ringrazio per la fiducia e mi impegnerò al massimo per conservare e potenziare il ruolo di Coldiretti nella tutela delle imprese agricole, dei nostri prodotti e dei territori delle nostre tre province” ha dichiarato il neo presidente Alessandro Ubiali, allevatore, coltivatore di cereali e direttore della scuola “Ferrazzi e Cova” di Villa Cortese. Laureato in scienze agrarie, è anche presidente del Consorzio Carni Bovine di qualità di Milano ed è vice presidente del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi. In passato è stato consigliere del Consorzio di difesa di Milano e sindaco del comune di Villa Cortese.
Un appaluso ha chiuso il saluto di Franciosi dopo la proclamazione dell’elezione del suo successore, che resterà in carica fino al 2015. “Questo periodo alla guida della Coldiretti è stato un’esperienza formativa, emozionante ma anche molto impegnativa, per la quale ho sottratto tempo ed energie alla mia famiglia e alla mia azienda. Credo sia arrivato il momento di tornare a dedicarmi a pieno regime alla mia attività di imprenditore agricolo a Ossago Lodigiano” ha spiegato Carlo Franciosi che, negli anni, ha ricoperto incarichi importanti come consigliere della Camera di Commercio di Milano, consigliere della Banca Popolare di Lodi e della Navigli Lombardi, presidente e consigliere del Consorzio agrario di Milano e Lodi e consigliere del Parco Tecnologico Padano di Lodi.
“La Coldiretti è fatta di donne e uomini di valore che mettono la propria esperienza, il proprio tempo e le proprie capacità al servizio non solo delle aziende agricole ma dell’intero Paese – ha concluso Ubiali – la nostra forza è nel legame con il territorio, nel rapporto con i soci e nelle relazioni con le istituzioni nell’ambito di un grande progetto per la valorizzazione dell’agroalimentare italiano come strumento per far ripartire tutto il sistema economico nazionale”.
