Bisogna colpire i truffatori che danneggiano il buon nome e la qualità del vino italiano: lo sostiene la Coldiretti Lombardia all’indomani della maxi operazione dei carabinieri del Nas che hanno arrestato 13 persone con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode, adulterazione di vino Doc e Igt, alla ricettazione di prodotti enologici e all'evasione fiscale sia in Italia che in Inghilterra.
“Il vino – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – è uno di quei prodotti Made in Italy che ci stanno aiutando a resistere alla crisi anche grazie alle esportazioni che sono cresciute dell’8 per cento a livello nazionale per un valore di 2 miliardi di euro. Il nostro Paese non può certo permettere che qualche mela marcia rovini un settore che in Italia vale 9 miliardi di euro e assicura un milione e 200 mila posti di lavoro. Ben vengano tutte le operazioni delle forze dell’ordine contro chi si comporta in modo fraudolento mettendo a rischio un comparto tanto strategico per l’economia del nostro Paese”.
In questo contesto – spiega Coldiretti - il sistema produttivo lombardo conta 7 mila aziende situate principalmente nelle province di Pavia (1.728), Brescia (1.341), Sondrio (951), Mantova (715), Bergamo (412), Milano e Lodi (117) e Varese (89). Gli ettari a vigneto sono 21 mila ettari di cui 10.900 concentrati nel Pavese, con altri 4.650 ettari nel Bresciano, 860 a Mantova, 605 a Sondrio, 290 a Bergamo, 160 fra Milano e Lodi e il resto fra Como, Lecco e Varese.
La produzione regionale supera il milione e 230 mila ettolitri e nel 2012 le esportazioni sono cresciute dell’11 per cento raggiungendo i 237 milioni di euro. I primi cinque mercati di destinazione per i vini lombardi sono: Stati Uniti (75,6 milioni di euro di valore export), Svizzera (30,3 milioni di euro), Germania (30,1 milioni di euro), Canada (16,1 milioni di euro) e Giappone (12,7 milioni di euro). Tra questi, quello che ha registrato l’incremento maggiore, è il Paese del Sol Levante (+54,8 per cento), ma l’export di vini lombardi è cresciuto molto anche a Hong Kong (+23 per cento), in Messico (+17,3 per cento) e in Norvegia (+11 per cento). Mentre fra il 2008 e il 2012 l’import della Cina di vini lombardi è cresciuto del 30 per cento all’anno. La Lombardia con le sue 42 etichette di qualità rappresenta l’8 per cento delle 521 denominazioni di origine italiane e conta 5 Docg, 22 Doc e 15 Igt. L’Italia - spiega la Coldiretti - vanta un patrimonio di 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 59 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 118 a indicazione geografica tipica (Igt) alle quali viene destinato oltre il 60 per cento della produzione nazionale pari a circa 40 milioni di ettolitri.