Coldiretti Mantova, grazie anche all’intervento di Regione Lombardia che si è fatta portavoce nei confronti di Agea (l’organismo di coordinamento nazionale per l’erogazione dei fondi europei nel settore agricolo), ha visto accolte le proprie richieste sulla definizione del periodo di riferimento per la diversificazione colturale: un obbligo della nuova Politica Agricola per le aziende con seminativi superiori ai 10 ettari.

Nello specifico la norma stabilisce che il periodo da considerare ai fini del calcolo delle quote delle diverse colture, è quello compreso tra il 1° aprile ed il 9 giugno dell’anno di presentazione della domanda. Questo periodo rappresenta la parte più significativa del ciclo colturale, comprendendo sia le colture autunno vernine, in fase conclusiva, sia quelle primaverili estive.

“Una richiesta che Agea ha riconosciuto e di fatto ha inserito nella circolare odierna – afferma Paolo Carra, Presidente Coldiretti Mantova – tenendo in considerazione una problematica che risulta rilevante per il nostro territorio fortemente zootecnico, dove la maggior parte delle imprese agricole effettua la rotazione colturale erbaio / mais”.