8 Aprile 2014
CREMONA – COLDIRETTI: TROPPO SUOLO AGRICOLO CONSEGNATO AD ASFALTO E CEMENTO

Ben 10.695 ettari di terra fertile in provincia di Cremona sono stati sottratti, in dodici anni, all’agricoltura. I dati in merito alla superficie agraria utilizzata parlano chiaro: nell’anno 2000 tale superficie era di 145.942 ettari, mentre dodici anni dopo, al termine del 2012, è scesa a 135.247 ettari. Campi coltivati a mais, prato, frumento, orticole, che negli anni sono spariti, sostituiti da strade, capannoni, aree industriali, grandi centri commerciali, edifici, cantieri, discariche. “Più di diecimila ettari di terreno fertile cancellato è un’enormità – sottolinea Coldiretti Cremona –. Per capire di quale estensione stiamo parlando: è come se sparissero le città di Cremona e Crema”.

E’ il fenomeno del cosiddetto “consumo di suolo”, che continua a corrodere il territorio italiano (nel nuovo rapporto dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, si parla di otto metri quadrati di suolo, ad ogni secondo, sottratti all’agricoltura e consegnati a cemento o asfalto), e che a Cremona assume numeri a dir poco importanti.

A livello nazionale si è passati dal consumo di suolo del 2,9% degli anni Cinquanta alla percentuale di 7,3% del 2012. In Lombardia nel 2012 la percentuale oscilla fra 8,8 e 12,4%.

“La Lombardia è scesa sotto la soglia del milione di ettari di territorio agricolo disponibile. Parliamo di aree fertili, sottratte alla produzione di cibo, che difficilmente potranno essere recuperare all’utilizzo agricolo e ambientale – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. La continua erosione di terreno si traduce in minor cibo prodotto, ma anche in un territorio più fragile, più esposto agli agenti atmosferici. Non a caso in Italia aumentano i rischi legati a frane o alluvioni”.  

In provincia di Cremona, fra i comuni che hanno sottratto maggiore suolo all’agricoltura, ci sono i centri più popolosi (per Cremona il suolo coperto da infrastrutture sul territorio comunale raggiunge una percentuale del 25%, segue Crema al 19,1%, mentre Casalmaggiore è al 10,1%) e vari comuni del cremasco, il territorio che più guarda verso la metropoli milanese (qualche esempio: Monte Cremasco è al 15,5%, Offanengo al 14%, Vaiano Cremasco 12,7%, Bagnolo Cremasco 11,7%, Pianengo 11,7%, Trescore Cremasco 10,5%, Madignano 10%).

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