Anche le prealpi, il lago Maggiore e il sistema dei “piccoli laghi” del Varesotto rientrano tra le “mete ideali” della tradizionale gita fuori porta. Una consuetudine in crescita che, in Lombardia, ha tanto successo da rendere la nostra regione ai vertici delle destinazioni predilette per viaggi di due-tre giorni entro i confini nazionali: e il bel tempo dello scorso fine settimana ha regalato, anche sotto il profilo del turismo, un bell’assaggio di primavera.
Il dato emerge da un’analisi della Coldiretti su dati Istat. “Un contesto che vede in posizione strategica proprio i nostri laghi e le vicine vette alpine” commentano il presidente e il direttore della Coldiretti provinciale, Fernando Fiori e Francesco Renzoni.
In generale nel 2013 la Lombardia si conferma la seconda regione italiana più visitata dai residenti accogliendo il 10,5% dei viaggi interni, preceduta solo dalla Toscana.
E’ inoltre la seconda meta italiana più frequentata dai nostri connazionali sia per motivi personali sia per ragioni lavorative.
In particolare, tra le motivazioni che spingono i turisti, italiani e stranieri in provincia di Varese, sono le straordinarie bellezze storiche e ambientali, una cucina di territorio e d’eccellenza, le opportunità di business ma anche la curiosità di visitare un luogo mai visto, la ricerca di riposo e relax, le opportunità di business.
“Il territorio delle nostre due province offre paesaggio, cultura, tradizione, enogastronomia di qualità. In vista di Expo dobbiamo valorizzare tutto quanto di buono e di bello abbiamo da offrire. Infatti la Lombardia rappresenta il 20% di tutto l’agroalimentare a livello nazionale, ha 29 fra Dop e Igp, ha 42 vini a denominazione (dal Docg al Doc all’Igt, tra cui il nostro “Ronchi Varesini”), oltre a 248 prodotti tradizionali censiti e raccolti nell’elenco regionale”.
Ed è proprio l’appeal del turismo enogastronomico a registrare numeri importanti: tanto da far parlare di Expo “anticipata” per gli agriturismi della Lombardia.
Infatti, in attesa dell’apertura ufficiale di Expo nel maggio 2015, il flusso di visitatori venuti a scoprire i tesori enogastronomici e ambientali racchiusi fra le Alpi e il Po, negli ultimi cinque anni ha registrato un aumento di quasi il 60% passando da 26.244 a 41.634 arrivi sul territorio della regione.
Sempre nello stesso periodo sono aumentati del 30% i pernottamenti passati da 307 mila a quasi 400 mila. Cresce anche il totale degli agriturismi: dai 1.132 del 2008 ai 1.420 del 2013, con un balzo del 25%”.
Intanto – secondo una rilevazione di Coldiretti su dati Terranostra – nel 50% dei nostri agriturismi si parla inglese, nel 23% si parla sia inglese che francese, nel 7% il tedesco e, in alcuni casi, spagnolo.
Forte anche la presenza di titolari donne: la media lombarda è del 36%, che sale a oltre il 50% in provincia di Varese, la percentuale più alta dell’intera regione.