Con riferimento all’articolo pubblicato su “La provincia di Sondrio” del 19/11/2015 pag. 19, Coldiretti osserva che è ben lieta di partecipare alla gestione della Riserva, di dare il proprio contributo in sinergia con tutti coloro i quali sono chiamati alla responsabilità, se solo fosse messa nella condizione di poterlo fare iniziando dalle cose semplici e normali tipo la convocazione, parimenti agli altri aventi diritto, ai tavoli istituzionali della discussione che ad oggi, con l’attuale gestione, non risulta mai essere avvenuto e dove le interlocuzioni sono avvenute solo previa nostra sollecitazione.
Nelle dichiarazioni del presidente Spreafico sono ben chiari i connotati denunciati da Coldiretti nei comunicati stampa ovvero il mantenimento dello status quo con una difesa a tutto campo, pro domo mea, indicando nell’altra parte la sola fonte di ogni errore. Intanto chi ci va di mezzo sono: in primis i Coltivatori Diretti e le imprese agricole, in secundis tutte le persone con le proprie attività, in terzis l’ambiente. Pertanto non è fuori luogo, a nostro parere, affermare che il buon amministratore è colui che esercita la funzione attribuita con
la competenza, la conoscenza, il buon senso e non con il rancore.