30 Ottobre 2015
MANTOVA – HALLOWEEN, MANTOVA REGINA DELLA ZUCCA, ED E’ BOOM PER LA DE.CO DI QUISTELLO

Alla Lombardia va il record nazionale della produzione di zucche, con il 25 per cento dell’intera superficie nazionale. E Mantova è la regina assoluta a livello regionale, con oltre il 60 per cento della superficie coltivata in Lombardia. Lo spiega la Coldiretti alla vigilia della notte di Halloween, tradizionale ricorrenza originaria del Nord America celebrata tra il 31 ottobre ed il 1 novembre, si registra una tendenza all’acquisto di una autentica, sana e divertente zucca che registra un boom proprio in questi giorni. Gli italiani – spiega la Coldiretti – consumano circa un chilo di zucca ognuno, anche se si stanno aprendo nuovi mercati e nuovi lavori come quello dell’intagliatore di zucche da esporre poi a cerimonie, battesimi e matrimoni.
 
La coltivazione della zucca in Italia - stima la Coldiretti - si estende su circa 2mila ettari con una produzione di circa 35 milioni di chili. In Lombardia le province specializzate in questa coltivazioni sono Mantova con 447 ettari, Cremona con 74 ettari e Pavia con 115 ettari. Le altre province dove si trova la zucca sono Milano con 10 ettari, Lodi con 7, Monza con 2, Brescia con 51 ettari, Bergamo con 2 ettari e Varese 4 ettari. Il totale regionale complessivo supera i 700 ettari.
 
Le varietà più diffuse in Lombardia sono la Bertagnina di Dorno (Pavia) e la Cappello del Prete di Mantova. Innumerevoli anche le forme che si possono trovare in Lombardia: dalla zucca a fungo molto decorativa a quella a tromboncino, dalla zucca a pera bicolore alla Butternut, una varietà tardiva a forma di campana. Quest’anno - sottolinea la Coldiretti - la produzione di zucche Made in Italy è stabile e buona è la qualità.
 
 
Trend confermato anche per la Zucca di Quistello De.Co., il “capel dal pret” perfetto per il ripieno dei tortelli. “Nonostante il grosso caldo, con temperature che hanno raggiunto i 40 gradi – spiega Lorenzo Calciolari, titolare dell’Azienda agricola Corte Bevilacqua di San Rocco di Quistello – siamo riusciti a tenere la pianta sana. E il raccolto, circa 500 quintali di prodotto di buona qualità, sarà sufficiente fino a Natale”. Sempre che la domanda non continui a crescere:  i consumatori stanno apprezzando molto questa varietà dalla polpa soda, che si produceva soprattutto prima della guerra e rappresentava una riserva di vitamine per tutto l’inverno. Seminata prima di Pasqua, coltivata in modo rustico senza la spinta di concimazione esasperate, viene raccolta in settembre e può essere conservata in casa per dieci, anche dodici mesi.
 
 

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