Ieri, lunedì 25 maggio, l'Assessore Regionale all’agricoltura Gianni Fava ha visitato tre aziende agricole rappresentative della giovane imprenditorialità locale, in presenza di numerosi imprenditori agricoli e del Presidente provinciale, regionale e vice nazionale di Coldiretti Ettore Prandini.
"Brescia - interviene l’Assessore Fava - continua a essere tra le realtà più dinamiche e quella che forse meno soffre il ricambio generazionale. Non c'è dubbio che la quantità di giovani e l'entusiasmo che li contraddistingue in questa zona è abbastanza in controtendenza rispetto alla media nazionale e, anzi, migliora la media regionale"
Il tour capitanato da Giancarlo Picco, delegato provinciale di Giovani Impresa, è iniziato proprio dall’azienda agricola di cui Giancarlo è coadiuvante, una realtà situata a Dello con allevamento di bovini da carne e annesso spaccio aziendale esistente da ben 27 anni.
Seconda tappa del percorso tra il latte di Mauro Zucchi, 26enne di Orzinuovi che insieme al papà, agli zii e ai cugini, conduce un azienda con oltre 600 capi bovini in lattazione e 150 ettari a mais per l’alimentazione delle vacche.
Tra bollicine, grana padano e salumi bresciani si è concluso il pomeriggio alla cantina vitivinicola “Vigna Dorata” a Cazzago San Martino alla presenza di Luisa Rocco, con una visita ai vigneti della Franciacorta e alla cantina che produce oltre 70.000 bottiglie all’anno tra Franciacorta e Curtefranca.
“Sono tre esempi - prosegue l’Assessore all’agricoltura - in tre comparti molto diversi: carne, latte e vino dove la presenza di questi ragazzi si sente e i modelli aziendali risultano attuali e all’avanguardia”. L’Assessore ha espresso una sola grande preoccupazione legata all’andamento generale: la valorizzazione di buona parte dei prodotti delle filiere non garantisce la necessaria marginalità, con il risultato che non sempre si riesce a compensare l’evidente gap tra costi di produzione e valore del venduto.
“La grande sfida della politica – aggiunge l’Assessore – sarà quella di trovare strumenti idonei per la valorizzazione delle produzioni italiane di qualità; se riusciremo a fare questo significa che i giovani potranno avere un reale futuro lavorativo in agricoltura”.
“Per il comparto agricolo – conclude il Presidente Prandini – sono vincenti i giovani e le loro innovative scelte imprenditoriali, che guardano alle produzioni di qualità e alle richieste dei cittadini consumatori in tal senso. Certo è che sono comunque importanti le integrazioni al reddito destinate ai giovani: la nuova PAC e le misure del PSR di prossima apertura è bene che vadano in questa direzione”.