Al primo posto le paste e i biscotti con 72 bandiere del gusto, al secondo le carni e i salumi con 68 e al terzo i formaggi con 62. Sono queste le categorie agroalimentari con il maggior numero di prodotti tradizionali della Lombardia, che ne raggruppa in totale 247 (comprese alcune preparazioni con i pesci di acqua dolce) sugli oltre 4.900 a livello italiano. “Queste produzioni – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – ci raccontano il territorio attraverso il gusto, la storia e la materia utilizzata. Sono tanti gioielli di una tradizione che non ha eguali nel mondo e che gli stranieri vengono ogni anno a scoprire dalle Alpi alla Sicilia”. Infatti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè sulle “Vacanze Made in Italy” nel 2016, non è mai stata così alta la spesa turistica per cibi e bevande con circa un terzo (32%) del budget di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici per un importo complessivo stimato in circa 12 miliardi.
Gli italiani che ritornano a mangiare fuori sono in aumento del 13% rispetto allo scorso anno per un totale del 64% che frequenterà ristoranti, trattorie, agriturismi o pizzerie. In vacanza quando mangiano fuori 3 italiani su 4 (74%) chiedono prodotti tipici del luogo in cui si trovano. E in Lombardia, ad esempio, si possono scoprire dai tortelli cremaschi agli gnocchi di zucca, dai pizzoccheri della Valtellina alla Torta Mantovana, mentre se ci si sposta sui formaggi, fra le bandiere del gusto si trovano lo Stracchino Bronzone della Bergamasca, il Bagoss bresciano e il Panerone lodigiano. Se poi si punta sui salumi si va dal cacciatorini d’oca alla Bresaola, dalla luganega al “violino di capra”