E’ un fitofarmaco naturale, presente nell’ambiente e reso utilizzabile in agricoltura grazie a un progetto dei Consorzi Agrari d’Italia insieme a Pioneer e all’Università Cattolica di Piacenza. Il suo nome è AFX1 2016: si tratta di un agente di biocontrollo a base del ceppo atossigeno MUCL54911 di A.flavus che può essere utilizzato sulla granella di mais destinata a diventare mangime per ridurre il contenuto di aflatossine. Per approfondire l’argomento, Coldiretti Mantova e il Consorzio Agrario NordEst (CANE) hanno organizzato un incontro nella sala riunioni dello stabilimento del Consorzio, in via Amerigo Vespucci n. 8, in zona Valdaro. L’appuntamento è per giovedì 12 maggio alle ore 21.
“E’ importante che il Ministero della Salute abbia concesso l’uso d’emergenza dell’AFX1 per 120 giorni – spiega il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra - . Questo ritrovato è un esempio di ciò che la scienza può fare senza bisogno di intervenire geneticamente sulle piante”. Il ritrovato, quando applicato sulla coltura, compete con i ceppi di A.flavus che producono le aflatossine, che possono avere effetto cancerogeno, e ne limitano la presenza. I trattamenti possono essere effettuati fino al 18 agosto 2016. Tra le cause che incidono maggiormente sulla formazione delle micotossine nella granella di mais c’è quella climatica: l’annata 2015, calda e siccitosa, è stata, ed esempio, una delle più critiche.