“Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura, che dovrà chiarire al più presto i fatti e le responsabilità delle persone coinvolte nelle indagini. Noi, per quanto ci riguarda, continueremo a lavorare per garantire la trasparenza e la correttezza di una realtà importante non soltanto per la provincia di Pavia ma per l’intero territorio lombardo”. Così Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia, commenta la conclusione delle indagini su Terre d’Oltrepò.

“A fronte degli ultimi sviluppi giudiziari – continua Prandini – chi ai vertici della cooperativa è chiamato direttamente a rispondere di fronte ai magistrati e ai soci deve dare prova di un’assunzione di responsabilità, adottando le decisioni conseguenti. Questo è l’atteggiamento che dovrebbero tenere tutti coloro che hanno a cuore il territorio, la qualità dei prodotti e la crescita delle aziende agricole”. Oggi Terre d’Oltrepò conta 800 soci e trasforma oltre 400mila quintali d’uva all’anno. La cooperativa di Broni (Pv) è la prima realtà del settore in Lombardia e la terza del Paese per area vitivinicola.