Si chiama “Italia Italia” il progetto pilota per la produzione di carne di filiera tutta italiana derivata da razze pregiate. Promosso da Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina, Associazione Mantovana Allevatori e COMAL (Cooperativa Mantovana Allevatori), il progetto è stato presentato durante l'assemblea del Consorzio che si è tenuta presso la sede di Tripoli di San Giorgio mercoledì 17 febbraio. L’obiettivo è realizzare un’alleanza commerciale tra gli allevatori di vacche da latte e di bovini da carne per ampliare il numero delle nascite di ristalli nazionali.
Per ottenere questo risultato gli allevatori procederanno per gradi. Innanzitutto negli allevamenti da latte la rimonta sarà gestita utilizzando un simulatore in grado di calcolare l’indice di biodiversità. Le femmine da latte geneticamente migliori saranno, quindi, inseminate con seme sessato per garantire una rimonta interna ottimale, cioè con la maggiore probabilità possibile di ottenere femmine. Un altro passaggio sarà l’inseminazione delle vacche da latte con i tori di razze da carne: in questo modo saranno ottenuti incroci idonei alla produzione di carne. Una fase ulteriore sarà, poi, l’impianto di embrioni di razze pregiate da carne su vacche da latte.
Si passerà, quindi, alla parte commerciale del progetto, attraverso contratti di compravendita dei vitelli tra allevatori da latte e allevatori da carne. Per la raccolta dei vitelli potrebbero essere create delle cooperative collegate, che potrebbero occuparsi anche dello svezzamento, al fine di creare partite di vitelli omogenee.
Dal progetto i promotori si aspettano benefici su più fronti. Oltre al miglioramento del reddito degli allevatori, attraverso l’acquisto degli animali da allevare a costi inferiori rispetto all’importazione per gli allevatori da carne, e a una migliore valorizzazione dei vitelli per gli allevatori da latte, la filiera produttiva tutta italiana offrirà al consumatore maggiori garanzie relative a: benessere animale, trasporti a basso impatto ambientale, metodi di
allevamento, rispetto delle norme sanitarie nazionali e comunitarie, igiene delle macellazioni, tracciabilità e sicurezza alimentare, certezza sull’origine del prodotto.
Durante l’assemblea del 17 febbraio, i soci hanno, inoltre, deliberato l’accreditamento del Consorzio come attore del sistema della Borsa Merci telematica italiana. “Questa adesione – spiega il Presidente Primo Cortelazzi - è da interpretare come un'ulteriore apertura del mondo allevatoriale da carne alla tecnologia e quindi al futuro. Aderire alla BMTI vuol dire preparasi ad affrontare le contrattazioni del prodotto in modo telematico, sviluppando un meccanismo di asta continua. Infatti l'obbiettivo è quello di assicurare efficienza e razionalità ai mercati, determinando in tempi rapidissimi e in modo trasparente i prezzi realizzati e i quantitativi scambiati”.
Il tutto attraverso un sistema istituzionale e sicuro, in quanto gli organi della Borsa Merci Telematica Italiana sono la Deputazione Nazionale, con funzioni di vigilanza e di indirizzo generale, la Borsa Merci telematica S.c.p.a., società che gestisce la piattaforma telematica, e le Camere di Commercio, con funzione di supporto e promozione.