12 Ottobre 2017
VARESE – CIMICE ASIATICA, A VARESE CONTINUA L’ASSEDIO: “INCENTIVARE LA RICERCA PER LA LOTTA BIOLOGICA”

La cimice asiatica, nella provincia di Varese, non è più solamente un’emergenza, bensì una realtà con cui imprenditori agricoli e cittadini devono fare i conti giornalmente. A raccontarlo è Coldiretti Varese, in occasione del monitoraggio nell’intera Lombardia, effettuato dall’associazione degli agricoltori. In tutta la regione, infatti, il 40% dei raccolti su soia e frutteti sono stati divorati dall’aggressivo insetto polifago. Ad essere colpiti, con particolare violenza nella nostra provincia — prosegue Coldiretti —, oltre alla produzione di pesche, con le quali si producono le famose sciroppate, anche i comparti florovivaistico e ortofrutticolo.

«La cimice asiatica rappresenta un enorme problema agricolo, visto che è capace di creare danni strutturali a frutti, ortaggi, e più in generale alle piante — spiega Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese e orto-florovivaista del capoluogo —. Non solo, questo insetto è un vero e proprio problema sociale: la sua maleodorante invasione è arrivata ormai nelle case di tutti noi. Urge quindi mobilitare e incentivare gli organi di ricerca per trovare un antagonista naturale a questo insetto, così come fatto con ottimi risultati per il cinipide del castagno».

A raccontare dei danni alle colture, provocati dall’invasione della cimice asiatica, che con le sue punture causa la necrotizzazione dei frutti, Fabio Braguti, florovivaista 40enne di Caravate (Varese): «È un disastro. Le cimici attaccano tutto e sembrano impossibili da debellare. Quest'anno ci hanno praticamente spazzato via le produzioni di rose, e di bacche di un particolare tipo di agrifoglio che si usa nel periodo natalizio per decorazione. Oltre a questo, abbiamo avuto grossi problemi anche sulle piante da frutto, come cachi, mele, pere e uva».

La cimice asiatica, nome scientifico Halyomorpha halys, è un insetto originario di Cina, Giappone e Taiwan. È stato accidentalmente introdotto negli Stati Uniti nel 1998 e dal 2010 è una presenza stabile dei frutteti americani. In Italia il primo esemplare è stato rinvenuto in provincia di Modena nel settembre 2012 e da allora si è rapidamente diffuso nelle altre regioni del Nord Italia. In Lombardia è stato segnalato già dal 2015. La cimice asiatica è un insetto che ha una mascella modificata in grado di perforare meglio piante e frutti, rovinando i raccolti e favorendo anche l’insorgere di patologie della frutta.

«Da noi è sbarcata due anni fa — conferma Mariangela Ciampitti del Servizio Fitosanitario Ersaf— i primi ad essere attaccati sono stati i frutteti dell’Emilia Romagna, poi è arrivata anche qui in Lombardia e si è diffusa praticamente ovunque».

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