Campi imbiancati, foglie crivellate, rami spezzati, verdure, ortaggi e frutti segnati: sono il risultato delle “biglie di ghiaccio” che si sono abbattute tra la tarda serata e la notte di ieri sui campi del Varesotto. I tecnici di Coldiretti Varese raccontano di come le piogge torrenziali, il forte vento e la grandine che hanno colpito a macchia di leopardo la provincia, abbiano causato danni, principalmente, alle produzioni di piccoli frutti, verdure e ortaggi del territorio.
«La grandine preoccupa sempre molto – spiega Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese – Soprattutto in un periodo come questo, perché danneggia la frutta e la verdura nel momento del raccolto, oltre a mettere in pericolo i vivai e le serre. Stiamo vivendo un periodo storico dove i cambiamenti climatici incidono pesantemente sulle produzioni agricole: dal caldo torrido e siccitoso delle settimane scorse, alle tempeste tropicali che regolarmente danneggiano i raccolti; per non parlare, poi, dello sbalzo di temperature che costringono le piante ad uno shock termico che ne compromette produttività e sviluppo. Un esempio è rappresentato dalla produzione di miele che, per colpa di questo clima, è calata drasticamente, danneggiando così un’eccellenza del nostro territorio».
Le due principali ondate di grandine che si sono abbattute nel Varesotto — continua la Coldiretti provinciale — hanno colpito, prima tra le 19 e le 21 e poi dopo la mezzanotte, con maggior intensità nella zona di Cuveglio, nelle aree comprese tra Castelletto Ticino, Sesto Calente e Vergiate, e lungo la cintura attorno al lago di Varese. «Zucchine, insalate, peperoni e culture invernali — racconta Emanuele Panozzo, imprenditore agricolo di Cuveglio — sono state letteralmente massacrate da una grandine grossa come biglie, caduta a mezzanotte e dieci. Addirittura è riuscita a segnarmi le zucche, per quanta violenza aveva. In quei cinque minuti d’inferno ho perso circa il 40% della produzione». A fagli eco, Enrico Montonati, produttore di piccoli frutti del Vergiatese: «Nei due ettari che coltivo a piccoli frutti ho trovato rami spezzati, foglie bucherellate e fragole letteralmente triturate. Se non avessi finito la raccolta dei mirtilli 10 giorni fa, perché le gelate di questa primavera ne hanno già compromesso la produzione, non ne avrei trovati più questa mattina, perché la grandinata notturna è stata, anche se breve, davvero intensa».