“Alberi e luce per rendere migliori gli ospedali: quelli esistenti e quelli futuri. Come l’hospice pediatrico che Renzo Piano, con grande lungimiranza ha progettato e sta per costruire a Bologna. Una grande idea dove la struttura sanitaria si fonde in un ambiente fatto di verde e luce. Credo sia un modo innovativo di concepire la cura e l’assistenza non solo da un punto di vista medico farmaceutico, ma anche psicologico” dice Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia di fronte al cantiere che Renzo Piano sta per aprire nel capoluogo emiliano per creare un hospice per bambini che ricorda una grande casa sull’albero. “Per un ospedale e per i pazienti che ospita– afferma Prandini – avere grandi parchi curati e con piante in grado di filtrare i raggi solari, ripulire l’aria con percorsi in mezzo alla Natura rappresenta un valore aggiunto enorme. Credo sia quella la direzione da prendere”.
 
Il progetto di Renzo Piano prevede l’utilizzo di 390 alberi con robinie, aceri e altre essenze in grado di far passare la luce, ma creando al tempo stesso uno schermo termico nei giorni di maggiore caldo. “Credo che si possa parlare di un uso intelligente delle piante non solo da un punto di vista estetico, ma anche e soprattutto da quello funzionale e, se vogliamo, anche terapeutico. Oltre che essere una fondamentale barriera anti inquinamento”.
 
Infatti secondo una stima del CNR – spiega Coldiretti Lombardia – tanto per fare un esempio i duemila ettari di verde di Milano sono in grado di assorbire fra le 60 e le 100 tonnellate di PM10 e gas ogni anno: nei Giardini di Porta Venezia, un ippocastano riesce a fermare in media ogni anno 225 grammi di polveri sottili PM10, un tiglio supera i 250, una farnia 170 e una magnolia 111, mentre un acero riccio sfiora i 190 grammi all’anno. Inoltre una pianta adulta traspira fino a 450 litri di acqua al giorno e questo, insieme all’ombreggiamento, permette di abbassare la temperatura dell’area circostante.