“Cadevano chicchi di grandine grossi come noci. Hanno portato via almeno la metà del raccolto di mais. Avevamo splendidi campi con mais da granella, temo che ora saremo costretti a farne del trinciato, sempre che sia possibile, date le condizioni delle piante, particolarmente danneggiate”. Emanuele Saccenti, agricoltore di Vicomoscano, frazione di Casalmaggiore, racconta così il danno subito a causa del nubifragio, con la violenta grandinata, che nel pomeriggio si è abbattuta in terra Casalasca, lungo una fascia che va da Gussola a Casalmaggiore verso Sabbioneta.
Danni a Casalmaggiore, Gussola, Martignana
Sempre a Casalmaggiore, in frazione Valle, l’agricoltore Giordano Torchio mostra i danni sui pomodori, spezzati dai chicchi di grandine, sulle viti e sui meloni. “La grandine si è portata via in particolare i chicchi d’uva, purtroppo una parte del raccolto è fortemente compromessa”. Nella vicina azienda di Guido Saccenti la furia del maltempo ha squarciato le coperture dei depositi di fieno.
Il nubifragio è stato violentissimo nella frazione Motta San Fermo. Ha sradicato alberi secolari, devastato le colture, allagato abitazioni. I chicchi di grandine hanno letteralmente bucato la frutta, strappandola dagli alberi.
Colture devastate ed alberi sradicati anche spostandosi in zona Gussola. “Interi campi di soia e sorgo sono completamente distrutti. E’ andato in fumo il lavoro di un’annata” dice Giuseppe Allodi, di Gussola.
Per Coldiretti Cremona il monitoraggio prosegue. Con il passare delle ore, le segnalazioni si fanno più numerose e pesanti.
Cambiamenti climatici, tendenza alla tropicalizzazione
Con l’ultima ondata di maltempo – evidenzia la Coldiretti - salgono a milioni di euro i danni causati in tutta Italia dal clima impazzito in un’estate 2021 in cui si contano, fino ad ora, lungo tutta la Penisola già 605 eventi estremi secondo i dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
Siamo di fronte in Italia – conclude la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.