26 Aprile 2021
Agriturismo e vendita diretta: voglia di ripartire!

La zona gialla avviata il 26 aprile rappresenta la riapertura dei numerosi agriturismi bresciani e un segnale di ripartenza per le realtà agricole che offrono servizi al cittadino. L’esclusione della limitazione degli spostamenti tra i comuni, permetterà infatti l’aumento di affluenza di clienti anche in tutte le attività di vendita diretta, come ad esempio i garden o le cantine.

La novità resta la possibile apertura degli oltre 350 agriturismi bresciani, di cui il 70% con servizio di ristorazione. "La zona gialla – precisa Tiziana Porteri, presidente di Terranostra Brescia e operatrice agrituristica di Bedizzole - consentirà finalmente di tornare ad assaporare il gusto della cucina contadina, in ambienti spaziosi e sicuri dove il distanziamento è garantito e si misura in ettari. La ripartenza del 26 aprile permetterà agli imprenditori agrituristici di recuperare parte del fatturato perduto nei mesi scorsi e darà il via alla riprogrammazione della stagione estiva".

Dalla Vallecamonica, Luca Masneri dell’agriturismo “Le case di Farnera” a Edolo si dice soddisfatto. "Un primo passo significativo verso la normalità - commenta l'imprenditore -. Siamo felici di poter vivere la riapertura delle nostre attività, anche se l’esercizio esclusivo all’aperto esterno rappresenta un limite. Auspichiamo che si possa tornare presto alla normalità grazie alla responsabilità collettiva dei cittadini e all’avanzamento della campagna vaccinale. Abbiamo voglia di accogliere i turisti per valorizzare i nostri territori, le eccellenze enogastronomiche e le bellezze culturali tipiche dei territori montani".

Decisione diversa per Roberta Agosti, titolare dell’agriturismo “Il Colmetto” a Rodengo Saiano: “abbiamo deciso di non riaprire, perché le disposizioni attuali che impongono l’attività di ristorazione solo all’aperto non creano le condizioni necessarie per garantire un servizio adeguato. Ci auguriamo che da giugno, con l’arrivo dell’estate, tutto torni alla normalità”.

Gli agriturismi, ricordiamo, sono spesso situati in in strutture familiari, con un numero contenuto di posti tavola e con ampi spazi all’aperto dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza. Proprio in questa direzione va la testimonianza di Marcella, giovane imprenditrice agricola titolare dell’agriturismo “Le Campagnole” a Milzano. "Siamo felicissimi di poter ricominciare - racconta Marcella -: è stato un inverno lunghissimo dove ci siamo reinventati con le consegne dei pasti a domicilio, ma non è la stessa cosa. Tornare ad accogliere i clienti e fornire il servizio in loco è importante anche per garantire un lavoro ai dipendenti che ci aiutano nella parte della ristorazione. E’ ancora una fase transitoria, dipendiamo dalle condizioni climatiche, ma abbiamo la fortuna di avere tantissimo spazio all’aperto e questo è un grande vantaggio per la nostra ripartenza”.

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