Coldiretti Bergamo ringrazia le forze dell’ordine per il costante impegno profuso per garantire la sicurezza nelle campagne della provincia, come è avvenuto in occasione della recente operazione che ha portato al ritrovamento a Caravaggio (Bg) di mezzi agricoli rubati e all’arresto di un uomo che stava cercando di contraffare il codice del telaio dei mezzi che sembra fossero destinati al mercato estero.
“Purtroppo - sottolinea Coldiretti Bergamo – molte imprese agricole sono situate in zone isolate e quindi sono più facilmente preda della criminalità. Dai nostri associati ci arrivano sempre più spesso segnalazioni di furti di bestiame, di sottrazione di attrezzi e di prodotti agricoli, ma in alcuni casi anche di aggressioni a scopo di rapina. E’ quindi importante porre la massima attenzione ad un fenomeno che sta crescendo in modo allarmante”.
Per combattere i furti gli agricoltori si affidano anche alle nuove tecnologie come l'installazione di sistemi Gps sui trattori e di impianti d'allarme collegati alla centrale dei Carabinieri o della Polizia. Secondo l’ultimo Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare presentato la scorsa settimana a Roma, nelle aziende agricole sono stati ben 2.570 i furti di attrezzature agricole e trattori e 490 casi di abigeato secondo le rilevazioni dei Comandi Territoriali dei Carabinieri nel 2015.
“Le cascine lontane dai centri abitati sono le più esposte, anche se i fatti hanno dimostrato che non esiste una regola – puntualizza Coldiretti Bergamo -; i controlli delle forze di sicurezza sono fondamentali per arginare l’allarme criminalità ed è auspicabile che vengano intensificati. Da parte nostra la disponibilità a collaborare con le autorità preposte al controllo del territorio è massima, anche perché stanno per iniziare a pieno ritmo i lavori nei campi e quindi aumenterà il rischio per i macchinari più importanti: dai trattori alle autobotti, dagli erpici alle mietitrebbie”.