Ridare nuova vita agli scarti vegetali e ai rifiuti verdi trasformandoli in compost e biomasse da utilizzare per un’agricoltura sempre più naturale. Coldiretti Bergamo rende nota l’ecologica idea dell’azienda agricola Bolis Giovanni di Ambivere (Bg) che da semplice riflessione è stata trasformata in un’attività imprenditoriale.
“Ho pensato di completare la mia azienda anche con questa novità – spiega il titolare Giovanni Bolis – sulla scorta della mia esperienza quotidiana. Come florovivaista mi trovavo spesso a dover smaltire rimasugli di potature e di manutenzione del verde, un’operazione che, non solo mi costava in termini economici e di lavoro, ma che mi è sempre sembrata uno spreco. Ho così pensato di realizzare un impianto di compostaggio aziendale pe recuperare ciò che prima buttavo”.
L’iter è stato lungo e ha comportato un impegno notevole dal punto di vista burocratico. Per chiedere le autorizzazioni è servito parecchio tempo e la procedura è stata abbastanza complessa.
“Come prima cosa è stato necessario inquadrare un po’ tutto il percorso normativo da seguire – sottolinea Giovanni Bolis –: per fare questo mi sono affidato ai tecnici di Coldiretti e alla fine sono riuscito a portare a termine il mio progetto e a realizzare questo impianto che mi serve non solo per smaltire gli scarti della mia attività ma anche quelli di altre aziende”.
Gli scarti che l’azienda Bolis Giovanni ritira e lavora prima di passare alla fase di compostaggio sono ad esempio le ramaglie, le potature e gli abbattimenti di alberi ad alto fusto, il taglio di piante, di siepi, gli sfalci d’erba, il fogliame e le paglie.
“Il compostaggio aziendale – evidenzia Coldiretti Bergamo - è un processo di recupero dello smaltimento di tutti i rifiuti del verde, potature e scarti vegetali, in profonda sintonia con le indicazioni dettate dalle norme vigenti e prevede una selezione preliminare di ogni tipologia di rifiuto in ingresso. Questa esperienza è un esempio di multifunzionalità agricola dalla forte connotazione ecologica che va a completare l’attività aziendale ”.
Il valore di questa iniziativa non è solo quella di fare reddito ma anche di realizzare sottoprodotti verdi di altissima importanza e valore, come il compost e le biomasse, garantendo il completo recupero di tutti gli scarti vegetali oggetto di smaltimento, senza dar vita ad ulteriori rifiuti.
“Per ottimizzare il servizio che forniamo alle altre azienda e per riuscire ad ottenere un prodotto finale di alta qualità– conclude Bolis – preciso sempre che non si tratta di un’attività equiparata a quella di una discarica. Pertanto è necessario accertarsi che insieme al materiale da compostare non siano presenti per nessun motivo altri rifiuti diversi dagli scarti vegetali, come plastica, vetro, latta, ferro ed anche carta, perché potrebbero compromettere l’intero processo”.