Secondo un’elaborazione del Patronato EPACA provinciale su dati Istat sono circa 7.000 i coltivatori bergamaschi con una pensione minima che si aggira sui 500 euro mensili che hanno accolto con grande interesse l’annuncio del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che nei giorni scorsi durante i lavori di un convegno del CUPLA (il Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo) che si è tenuto a Roma sul tema “Anziani attivi ma cresce il disagio”, ha espresso la volontà di dare un aiuto alle pensioni basse. Quale meccanismo di calcolo verrà adottato non è ancora stato deciso ma la questione ha assicurato il ministro verrà affrontata nella legge di stabilità.
“Tra i nostri associati c’è molta attesa per questo adeguamento – spiega Giovanni Cressi presidente provinciale dell’Associazione Pensionati Coldiretti – perché andrebbe a riequilibrare una situazione assolutamente iniqua”.
Parlando delle novità allo studio, Il Ministro Poletti ha spiegato che i pensionati con un assegno pari a 1,5-2 volte il minimo che non avevano la quattordicesima ora l'avranno. Per gli altri, al di sotto di questa soglia, che già ricevevano questo reddito, l'incremento sarà attorno al 30%, anche se sono necessari ulteriori calcoli per avere un quadro più preciso.
“Grazie a questo intervento – sottolinea Cressi - i pensionati del mondo agricolo potranno recuperare una parte del potere di acquisto perduto, una situazione che negli anni ha determinato un disagio sociale per molte famiglie. Questo provvedimento conferma l’obiettivo anticipato dal ministro del lavoro di dare un aiuto alle pensioni basse, raccogliendo così le sollecitazioni più volte presentate dalla Federpensionati Coldiretti”.