Il dinamismo del settore vitivinicolo bergamasco prosegue senza sosta. In occasione del Vinitaly 2017 Coldiretti Bergamo sottolinea come le 207 aziende produttrici attive nel comparto a livello provinciale siano sempre più attente alla qualità oltre che alla ricerca dell’innovazione, per presentarsi sul mercato in modo differenziato, giocando anche la carta della distintività e del turismo enogastronomico. La straordinaria offerta delle cantine, la bellezza dei vigneti, insieme alla varietà dei paesaggi, alla ricchezza di tutti i prodotti tipici e delle proposte culturali, possono esercitare un forte richiamo sui visitatori alla ricerca di esperienze legate al cibo e alle tradizioni di un territorio.
“La carta del turismo enogastronomico rappresenta una sfida interessante per la nostra realtà vitivinicola - evidenzia Coldiretti Bergamo-; qualcosa è stato fatto ma è importante migliorare ancora sotto questo aspetto. Parallelamente agli investimenti per il miglioramento della qualità dei vini e per la loro valorizzazione, sta crescendo anche l’impegno per realizzare prodotti nuovi ed esclusivi, capaci di posizionarsi in nicchie particolari, ma anche di fare da traino sui mercati nazionali ed esteri alle produzioni tradizionali”.
Nello stand della Coldiretti al Vinitaly, nello spazio riservato al vino 2.0, sono protagonisti prodotti particolari delle aziende vitivinicole bergamasche come il Brut con la polvere d’oro o e il nuovissimo Rosè con polvere d'argento, ma anche bottiglie di spumante con cristalli Swarovsky che rappresentano veri e propri gioielli da collezionare e i cioccolatini con cuore di Passito che sono dei piccoli scrigni dal contenuto unico e prezioso.
La vitivinicoltura bergamasca negli ultimi anni ha allungato il passo anche sul fronte del biologico e oggi si presenta con 71 ettari di vigneti “organic” già certificati o in conversione.
“La crescita del vino bio – spiega Coldiretti – è la dimostrazione di una sensibilità sempre maggiore verso metodi produttivi green sia da parte degli agricoltori che dei consumatori. La superficie totale investita con le diverse colture biologiche ha fatto segnare negli ultimi 5 anni un + 46%. Non si parla ancora di grandi numeri però l’aumento continuo del trend indica che la richiesta di questa tipologia di prodotti è sempre più elevata pertanto le aziende agricole si stanno strutturando per essere in linea con le esigenze del mercato. Il vino è tra i prodotti che più di altri hanno colto questa opportunità”.
Coldiretti Bergamo rileva che il settore vitivinicolo ha bisogno anche di strumenti legislativi “ad hoc” per migliorare ulteriormente la propria performance. Esprime quindi apprezzamento per la proroga del registro telematico del vino al 30 giugno perché darà alle cantine più tempo per adeguarsi. Manifesta invece forte perplessità per la cancellazione dei voucher, un colpo di spugna che rischia di creare complicazioni in occasione della prossima vendemmia.