VARESE – Bonus baby sitter spendibile anche nelle fattorie didattiche. Lo rende noto Coldiretti nel commentare positivamente l’aiuto alle famiglie che possono trovare nelle aziende agricole del Varesotto che hanno attivato i centri estivi, il luogo ideale per i propri figli, in completo rispetto delle norme anti contagio.
Previsto dal decreto Rilancio, il bonus di 1.200 euro sostiene le famiglie che vogliono far vivere ai loro figli un’esperienza estiva davvero speciale presso le fattorie didattiche. Queste ultime, infatti, rappresentano lo spazio ideale per i più piccoli, ma non solo, proprio in questo particolare momento di ripresa dopo il lockdown. Attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti, è stato possibile coinvolgere negli ultimi venti anni, a livello nazionale, circa 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Oltretutto, per agevolare le famiglie nella ricerca e nella scelta, è nato il primo portale nazionale delle fattorie didattiche di Coldiretti consultabile al link https://donneimpresa.coldiretti.it/fattorie-didattiche/.
“Si è dato avvio ad una fase di ripartenza anche sul fronte dell’educazione grazie al lavoro incessante delle nostre imprese agricole” dice il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori. Si tratta di imprese autorizzate a fare formazione sul campo per le nuove generazioni “puntando sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile”.
Sono, quindi, “luoghi ideali in cui accogliere piccoli gruppi tenendo conto delle norme di sicurezza, distanza e igiene previste dalle normative del Governo. L’obiettivo è sia aiutare i genitori in questo momento particolare, sia continuare a formare futuri consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce l’agricoltura con il cibo che raggiunge ogni giorno la nostra tavola”.