“Un anno di ripresa, che compensa la crisi che ha colpito il settore negli ultimi anni; ma non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo consolidare i risultati l’anno prossimo e lavorare insieme per migliorare sempre più” è quanto afferma il presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini nel commentare il promo dato positivo dell’annata agraria 2016/2017 che vede un aumento della produzione lorda vendibile del 10,6% rispetto all’anno scorso per il combinato prezzi/volumi.
“Dati decisamente incoraggianti per quest’annata – prosegue il Presidente Prandini – oggi però diventa determinante valorizzare i prodotti agricoli italiani nella trasformazione industriale, questo rappresenta un obiettivo importante per lo sviluppo economico ed occupazionale del Paese ma è anche un vero elemento di distintività del Made in Italy che va difeso con responsabilità; in questo senso la “nuova alleanza tra agricoltura ed industria” è una risposta concreta alle esigenze dei consumatori e dei produttori”.
E’ evidente come il dato di ripresa sia generato dal settore zootecnico, che rappresentare più del 90% del totale dell’agricoltura bresciana con in testa la produzione di latte vaccino, che – per il combinato aumento prezzo e aumento produzione – si colloca al 42%, ma non dimentichiamoci del settore suinicolo dove la media delle quotazioni CUN registra complessivamente un interessante aumento rispetto al 2016, e segnali positivi anche per la carne rossa e il settore avicolo.
Altro comparto che evidenzia segnali incoraggianti è quello florovivaistico dove, con Assofloro, finalmente è stato ottenuto il cosiddetto “bonus fiscale”, la misura di defiscalizzazione del verde che permette al cittadino privato di godere di una detrazione del 36% dalla dichiarazione dei redditi in base alla fattura del professionista del verde interpellato.
Non tutti però godono dello stesso trend, pur mantenendo altissimi livelli di qualità. Per quanto riguarda ad esempio, il comparto del vino e dell’olio si registra una contrazione della produzione dovuta a situazioni climatiche e ad una naturale diminuzione a seguito della scorsa annata di grandi quantitativi. “In un momento di positività – conclude il Presidente Prandini - è importante continuare a tutelare il settore agroalimentare anche attraverso politiche che permettano di rendere il lavoro nei campi e nelle stalle sempre più efficiente e sostenibile, garantendo alle imprese il giusto reddito; senza dimenticare il ruolo a tutela del territorio e della biodiversità che svolge il mondo agricolo”.