Brescia, 28 luglio 2016 - Assalto della cimice asiatica ai frutteti del bresciano. I tecnici dell’Ersaf – spiega Coldiretti Brescia – stanno monitorando la situazione, soprattutto fra gli alberi di pere IGP che sembrano i più colpiti.
“Questo insetto si sta diffondendo ovunque – spiega Italo Valenti 40 anni, che produce pere su circa 2 ettari a Rodengo Saiano - le trappole per il monitoraggio ne hanno evidenziato la presenza anche su pesche e mele dove la stima del danno è più bassa siamo intorno al 15%. E’ il primo anno che rilevo la presenza di questo insetto ma è veramente dappertutto, sulle pere il problema è maggiore perché manca ancora un po’ di tempo alla maturazione completa e il rischio che il danno sia reale raddoppia”.
A Brescia – precisa Coldiretti – ci sono oltre 20 ettari a pere su un totale lombardo di quasi 850 ettari; il record spetta a Mantova dove viene coltivato l’83% di terreno a pere. Il resto è distribuito fra Cremona (36 ettari), Pavia (31 ettari), Monza e Brianza (24), Sondrio (11), Bergamo (8), Milano (5), Lecco e Lodi (con 2 ettari a testa) e Varese con un ettaro.
“La progressiva diffusione di parassiti e specie straniere – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - costringe a innalzare il livello di attenzione e prevenzione, con un impegno costante sia da parte delle strutture fitosanitarie regionali, sia da parte degli stessi agricoltori per segnalare tempestivamente ogni presenza anomala”.
Le pere danneggiate a Brescia presentano vistose deformazioni e in corrispondenza delle punture nella polpa si formano delle aree danneggiate che rendono impossibile l’utilizzo dei frutti per il consumo fresco.
Negli ultimi giorni abbiamo rilevato segnalazioni di danni da cimice asiatica anche nei frutteti di pesche in provincia di Brescia che rappresenta 69 dei 377 ettari di pesche della Lombardia (190 ettari a Mantova, 73 a Pavia, 15 a Bergamo, 14 a Cremona, 5 a Varese, 4 a Milano, 2 a Lodi e 1 a testa a Sondrio e Monza).
La cimice asiatica, nome scientifico Halyomorpha halys, è un insetto originario di Cina, Giappone e Taiwan. È stato accidentalmente introdotto negli Stati Uniti nel 1998 e dal 2010 è una presenza stabile dei frutteti americani. In Italia il primo esemplare è stato rinvenuto in provincia di Modena nel settembre 2012 e da allora si è rapidamente diffuso nelle altre regioni del Nord Italia. In Lombardia è stato segnalato già dal 2015. La cimice asiatica è un insetto che ha una mascella modificata in grado di perforare meglio piante e frutti, rovinando i raccolti e favorendo anche l’insorgere di patologie della frutta.
La cimice asiatica non è l’unico “alieno” segnalato in Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – Infatti, sono presenti anche la Popillia Japonica, il tarlo asiatico, la vespa del castagno, il pesce siluro, la testuggine dalle orecchie rosse, lo scoiattolo grigio nordamericano, il gambero rosso della Louisiana, la minilepre, la diabrotica e la nutria.