L’appuntamento è per venerdì 8 aprile alle ore 19.30 presso l’auditorium della BCC del Garda in Piazza Roma a Ghedi con la tavola rotonda dal titolo “Carne in tavola: per un consumo equilibrato e un’alimentazione sana”.
“Diventa quindi strategico – interviene il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini – muoversi velocemente per rilanciare un comparto che sta attraversando una fase particolarmente negativa complice anche la mala informazione generalizzata”.
Proprio in una provincia, quella bresciana, dove i numeri parlano chiaro: su 413 allevamenti iscritti al Consorzio Carni della Lombardia, 158 sono su territorio bresciano, senza pensare al volume d’affari che questo comparto genera tra vendita alla Gdo e al dettaglio all’interno di spacci aziendali e mercati di Campagna Amica. Infatti la filiera della carne rossa in Lombardia vale oltre 800 milioni di euro e garantisce almeno 10.000 posti lavoro diretti oltre a quelli generati dall’indotto.
Basti pensare - sottolinea Coldiretti – che negli ultimi tre anni le macellazioni bovine hanno registrato un declino dell’11%, mentre negli ultimi 4 anni le importazioni dei capi da ristallo sono diminuite del 17%, come conseguenza delle progressive chiusure degli allevamenti e al calo dei consumi, scesi a 19,9 chilogrammi annui pro capite.
Un incontro strategico per un settore importante della zootecnia bresciana realizzato grazie alla collaborazione con BCC Agrobresciano di Ghedi, Comune di Ghedi, Istituto Capirola di Ghedi e Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina.
Durante la serata numerosi relatori dopo i saluti da parte del Presidente della BCC Osvaldo Scalvenzi, del Sindaco di Ghedi Lorenzo Borzi e del Presidente Avis Brescia Gianpaolo Briola. Alla tavola rotonda interverranno: Ettore Prandini presidente Coldiretti, Claudio Macca medico nutrizionista degli Spedali Civili di Brescia, Paolo Daminelli responsabile del laboratorio di microbiologia dell’Istituto Zooprofilattico di Brescia, Primo Cortellazzi Presidente Consorzio Lombardo Carno Bovine.
Numerosi gli aspetti che verranno trattati durante la serata: dagli allevamenti italiani che assicurano il benessere e la qualità dell’alimentazione degli animali, ai numerosi controlli a cui sono soggetti tutti i prodotti agroalimentari italiani, per passare agli aspetti legati alle proprietà nutrizionali della carne, alle diete diffuse in questo periodo e ad eventuali squilibri o carenze derivanti dall’assunzione scorretta o assente di carne.
“Mangiar bene, scegliendo prodotti sani e di qualità, meglio se di provenienza 100% italiana – conclude il Presidente Ettore Prandini – significa volersi bene e curare anche gli aspetti della salute legati ad una corretta alimentazione e all’assunzione di tutti gli elementi nutritivi necessari; una dieta sana infatti è un ottima prevenzione alle malattie, contribuisce a ridurre la spesa sanitaria nazionale e dà reddito alle imprese del territorio”.