10 Giugno 2013
BRESCIA – COLDIRETTI PLAUDE AL SEQUESTRO DI FALSO BIO D’IMPORTAZIONE

Il ritardo accumulato nel rendere obbligatoria l’indicazione di origine sugli alimenti favorisce l’importazione anche di falsi prodotti bio a danno dei produttori biologici italiani e dei consumatori. Il presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini esprime apprezzamento per il maxisequestro della Guardia di Finanza e dall'Ispettorato repressione frodi del Ministero delle Politiche Agricole a Cremona, Brescia e Pesaro di ottocento tonnellate di semi di soia provenienti dall'India e 340 tonnellate di panello e olio di colza turchi, contaminati da un pesticida molto tossico, il “clormequat” nell’ambito dell’operazione “Green War”, che ha già portato al blocco di 1.500 tonnellate di mais ucraino e 76 tonnellate di soia indiana. 

Una operazione che - sottolinea Prandini - ha consentito di togliere dal mercato prodotti base che altrimenti sarebbero finiti in alimenti per i quali si è registrato nel 2012 una aumento record dei consumi in Italia come biscotti, dolciumi e snack (+22,9 per cento) e pasta, riso e sostituti del pane (+8,9 per cento). Una truffa che colpisce anche i più piccoli se si considera che negli ultimi dieci anni sono raddoppiati i pasti biologici serviti nelle mense scolastiche, toccando quota 1,2 milioni. Tra esportazioni e consumi interni il giro d'affari complessivo del biologico ammonta in Italia, secondo la Coldiretti a circa 3 miliardi di euro.

Un fatturato che pone l'Italia al quarto posto al livello europeo dietro Germania, Francia e Regno Unito e in sesta posizione nella classifica mondiale.  Ad essere danneggiate – continua Prandini - sono anche le circa 50mila aziende agricole italiane che coltivano biologico su una superficie coltivata di oltre un milione di ettari che garantiscono all’Italia la leadership europea nei bio per numero di imprese presenti.

Di fronte al ripetersi di frodi che riguardano l’importazione di prodotti falsamente biologici è necessario che sia facilmente riconoscibile in etichetta la produzione ottenuta con materia prima e standard nazionali, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato.
In attesa che questo avvenga, il consiglio della Coldiretti è quello di acquistare i prodotti biologici direttamente nelle aziende, nelle botteghe e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che garantiscono l’origine nazionale degli alimenti in vendita.

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